L’inaugurazione della una nuova casa, funzionale e rappresentativa, del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti è qualcosa di più della semplice disponibilità di un bene materiale. Può e deve rappresentare un’espressione di dignità della professione giornalistica chiamata a rispondere, con competenza e lealtà, al diritto di conoscenza e di informazione libera e plurale dei cittadini.
In un tempo in cui più d’uno si affanna a mortificare i giornalisti, anche immaginando limiti e bavagli al diritto di cronaca, c’è bisogno di riguardo per la deontologia (richiamata nella cerimonia con il ricordo di Saro Ocera), di rinnovate capacità di autonomia e autoregolamentazione, di un giornalismo competente, qualificato ma anche rispettato.