Un “bando virtuoso” per gli uffici stampa. Ordine Nazionale dei Giornalisti e Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) insieme per aiutare le Pubbliche amministrazioni ad orientarsi nella stesura dei bandi per addetti stampa. Il documento, approvato all’unanimità dal Cnog e a cui hanno dato il loro contributo in particolare i componenti del gruppo di lavoro Uffici Stampa Aurelio Biassoni, Enrico Paissan, Carlo Corsetti, Walter Todaro, Carmelo Aurite e Giustino Basso, prende come punto di riferimento la L.150 del 2000 sull’attività di comunicazione e informazione nella Pubblica amministrazione e il DPR 422/2001.
“Un grazie doveroso va all'ANCI per aver condiviso la necessità di fare chiarezza sui bandi per addetti stampa nei Comuni: troppo spesso infatti ci troviamo in presenza di bandi con requisiti disparati e spesso non rispettosi delle normative vigenti. Ora, tutti, giornalisti e amministratori pubblici, potranno contare invece su un documento condiviso che potrà servire loro da utile riferimento” dichiara Aurelio Biassoni, coordinatore del gruppo di lavoro Uffici Stampa dell'Ordine Nazionale, che aggiunge: “Nell'auspicare una presenza sempre maggiore di giornalisti nella pubblica amministrazione, dobbiamo altresì essere consapevoli che oggi l'addetto stampa deve essere una figura professionale completa, capace di gestire anche i nuovi strumenti di comunicazione e informazione social e le varie piattaforme multimediali, non solo in termini contenutistici ma anche operativi. In virtù di questo, l’addetto stampa deve finalmente poter contare anche su un inquadramento contrattuale e su un riconoscimento economico preciso. Troppo spesso infatti la retribuzione degli addetti stampa nei Comuni è inadeguata e poco dignitosa, in molti casi addirittura iniqua. Per evitare, poi, il ripetersi di alcune recenti ipotesi scandalose è stata espressamente vietata la richiesta di prestazioni di ufficio stampa a titolo gratuito” .
Le linee guida elaborate sono frutto di un lungo lavoro di confronto iniziato lo scorso anno e che ha visto come principali interlocutori per l’ANCI il responsabile del Dipartimento Affari istituzionali, Politiche per il Personale e Relazioni Sindacali dei Comuni Agostino Bultrini e il responsabile dell’Ufficio Stampa Marco Tumiati.
In particolare, tra i requisiti richiesti per gli addetti stampa comunali, viene ribadita come obbligatoria l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti in uno qualunque dei due elenchi (professionisti e pubblicisti) e il possesso del diploma di scuola media secondaria di secondo grado (laurea per il capo ufficio stampa), nel rispetto delle normative che regolano il pubblico impiego. Vengono inoltre indicati funzioni e compiti dell’addetto stampa e le modalità per il programma d’esame e la valutazione dei titoli professionali.
L’ANCI trasmetterà a tutti i Comuni italiani il “bando virtuoso” come utile vademecum a cui attenersi nell'indizione di bandi e concorsi e nell'assegnazione degli incarichi di addetto stampa.
In allegato il testo integrale delle linee guida.
“Un grazie doveroso va all'ANCI per aver condiviso la necessità di fare chiarezza sui bandi per addetti stampa nei Comuni: troppo spesso infatti ci troviamo in presenza di bandi con requisiti disparati e spesso non rispettosi delle normative vigenti. Ora, tutti, giornalisti e amministratori pubblici, potranno contare invece su un documento condiviso che potrà servire loro da utile riferimento” dichiara Aurelio Biassoni, coordinatore del gruppo di lavoro Uffici Stampa dell'Ordine Nazionale, che aggiunge: “Nell'auspicare una presenza sempre maggiore di giornalisti nella pubblica amministrazione, dobbiamo altresì essere consapevoli che oggi l'addetto stampa deve essere una figura professionale completa, capace di gestire anche i nuovi strumenti di comunicazione e informazione social e le varie piattaforme multimediali, non solo in termini contenutistici ma anche operativi. In virtù di questo, l’addetto stampa deve finalmente poter contare anche su un inquadramento contrattuale e su un riconoscimento economico preciso. Troppo spesso infatti la retribuzione degli addetti stampa nei Comuni è inadeguata e poco dignitosa, in molti casi addirittura iniqua. Per evitare, poi, il ripetersi di alcune recenti ipotesi scandalose è stata espressamente vietata la richiesta di prestazioni di ufficio stampa a titolo gratuito” .
Le linee guida elaborate sono frutto di un lungo lavoro di confronto iniziato lo scorso anno e che ha visto come principali interlocutori per l’ANCI il responsabile del Dipartimento Affari istituzionali, Politiche per il Personale e Relazioni Sindacali dei Comuni Agostino Bultrini e il responsabile dell’Ufficio Stampa Marco Tumiati.
In particolare, tra i requisiti richiesti per gli addetti stampa comunali, viene ribadita come obbligatoria l’iscrizione all’Albo dei Giornalisti in uno qualunque dei due elenchi (professionisti e pubblicisti) e il possesso del diploma di scuola media secondaria di secondo grado (laurea per il capo ufficio stampa), nel rispetto delle normative che regolano il pubblico impiego. Vengono inoltre indicati funzioni e compiti dell’addetto stampa e le modalità per il programma d’esame e la valutazione dei titoli professionali.
L’ANCI trasmetterà a tutti i Comuni italiani il “bando virtuoso” come utile vademecum a cui attenersi nell'indizione di bandi e concorsi e nell'assegnazione degli incarichi di addetto stampa.
In allegato il testo integrale delle linee guida.
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