Autore:
Marco Pappalardo
Editore:
San Paolo (2017), pag.216, Euro 14,50 Gli studenti, la passione educativa, un diario personale. Questi gli ingredienti per fare di un anno scolastico un tempo speciale e creativo. L’Autore mescola sapientemente la vita del professore con quella degli studenti: con una giusta dose di Letteratura di ieri e di oggi (e con un po’ di cinematografia).
Alcuni spunti di questo Diario sono stati liberamente ispirati dalla rubrica “Diario di un prof.” del quotidiano “La Sicilia”, curata dall’Autore.
Scorrendo le pagine si rivivono i tempi che ognuno di noi ha passato sui banchi di scuola, dalle classi elementari alle superiori. La corsa per non fare tardi al suono della campanella, qualche compito copiato prima di entrare in classe, qualche tiro birbone. Senza dimenticare i timori degli alunni, le ansie dei genitori, le sicurezze dei nonni, il “non ti preoccupare” dei fratelli maggiori.
Un libro da leggere per ricordare e per non dimenticare, come nelle righe che l’Autore dedica al Diario: “È più sfogliato e letto di un libro, con le sue battute e le vignette è più simpatico del compagno di banco, nasconde segreti inconfessabili, ma soprattutto, entro i primi tre mesi, gli si comincia sempre a staccare misteriosamente la copertina. I diari non servono più per ciò per cui sono nati, ma sono un testo aperto per riflessioni personali e dei compagni, dediche, fotografie, allegati e adesivi, vecchi biglietti dei concerti, dichiarazioni d’amore, persino vere e proprie opere d’arte realizzate tra una spiegazione e l’altra”.
Al termine del libro, l’Autore sottolinea che la vita non è un’altra a scuola, anzi nello studio deve trovare provocazioni e domande, adulti con cui confrontarsi, contenuti ricchi di senso che parlino al cuore e facciano spiccare il volo, relazioni speciali tra coetanei. “Non possiamo allora permettere di buttare all’aria – precisa Pappalardo – un solo attimo della vita, un solo minuto di scuola se veramente entrambe si abbracciano per il bene degli studenti ed il nostro”.
Nella prefazione, Diego Fusaro (docente all’Università San Raffaele di Milano) evidenzia che la formazione scolastica si configura come il delicato momento del “passaggio dalla famiglia alla società civile”, dalla famiglia particolare alla famiglia universale. Come membro dello Stato, l’individuo ha il diritto e il dovere di formarsi, di maturare gradualmente come cittadino consapevole e formato.
Marco Pappalardo, pubblicista e docente di Lettere, è Autore di vari libri, tradotti e pubblicati in diversi Paesi. Collaborazioni con: “Avvenire”, “Prospettive”, emittenti radio-televisive siciliane e con il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione di Catania.
Alcuni spunti di questo Diario sono stati liberamente ispirati dalla rubrica “Diario di un prof.” del quotidiano “La Sicilia”, curata dall’Autore.
Scorrendo le pagine si rivivono i tempi che ognuno di noi ha passato sui banchi di scuola, dalle classi elementari alle superiori. La corsa per non fare tardi al suono della campanella, qualche compito copiato prima di entrare in classe, qualche tiro birbone. Senza dimenticare i timori degli alunni, le ansie dei genitori, le sicurezze dei nonni, il “non ti preoccupare” dei fratelli maggiori.
Un libro da leggere per ricordare e per non dimenticare, come nelle righe che l’Autore dedica al Diario: “È più sfogliato e letto di un libro, con le sue battute e le vignette è più simpatico del compagno di banco, nasconde segreti inconfessabili, ma soprattutto, entro i primi tre mesi, gli si comincia sempre a staccare misteriosamente la copertina. I diari non servono più per ciò per cui sono nati, ma sono un testo aperto per riflessioni personali e dei compagni, dediche, fotografie, allegati e adesivi, vecchi biglietti dei concerti, dichiarazioni d’amore, persino vere e proprie opere d’arte realizzate tra una spiegazione e l’altra”.
Al termine del libro, l’Autore sottolinea che la vita non è un’altra a scuola, anzi nello studio deve trovare provocazioni e domande, adulti con cui confrontarsi, contenuti ricchi di senso che parlino al cuore e facciano spiccare il volo, relazioni speciali tra coetanei. “Non possiamo allora permettere di buttare all’aria – precisa Pappalardo – un solo attimo della vita, un solo minuto di scuola se veramente entrambe si abbracciano per il bene degli studenti ed il nostro”.
Nella prefazione, Diego Fusaro (docente all’Università San Raffaele di Milano) evidenzia che la formazione scolastica si configura come il delicato momento del “passaggio dalla famiglia alla società civile”, dalla famiglia particolare alla famiglia universale. Come membro dello Stato, l’individuo ha il diritto e il dovere di formarsi, di maturare gradualmente come cittadino consapevole e formato.
Marco Pappalardo, pubblicista e docente di Lettere, è Autore di vari libri, tradotti e pubblicati in diversi Paesi. Collaborazioni con: “Avvenire”, “Prospettive”, emittenti radio-televisive siciliane e con il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione di Catania.