
''Non deve dunque stupire – ha affermato Napolitano - che la definizione di una nuova legge in materia di intercettazioni, da lungo attesa, abbia richiesto un tempo non breve e un percorso faticoso, potremmo dire 'per approssimazioni successive' ''.
Tra i valori che il ddl deve bilanciare, Napolitano richiama il valore della sicurezza ''da garantire con l'imperio della legge, colpendone ogni violazione attraverso la ricerca con i mezzi indispensabili degli indizi direato''; il valore della libertà di stampa ''e ancora - aggiunge il Presidente della Repubblica - il valore della libertà di comunicazione tra le persone, il diritto al rispetto della riservatezza e della dignità delle persone''.
Tra i contributi allo sforzo compiuto il Presidente della Repubblica ha ricordato ''quelli venuti da diversi soggetti istituzionali e culturali, tra i quali Autorità indipendenti come quella per le garanzie nelle comunicazioni e come il Garante per la protezione dei dati personali''.
''Il presidente di quest'ultimo organo nella sua recente relazione alle Camere ha ampiamente e acutamente esplorato il rapporto tra libertà di stampa e tutela della persona, tra informazione e riservatezza - ha sottolineato ancora - contestandone letture unilaterali in un senso o nell'altro. Sono certo - ha proseguito - che i giornalisti abbiano riflettuto su quelle considerazioni, che per certi aspetti sono anche suonate critiche nei loro confronti'' (ANSA).