
Va detto che nel primo procedimento – annullato dalla Cassazione – i due colleghi erano stati assolti.
La vicenda merita di essere brevemente raccontata: Orfeo Donatini, redattore del quotidiano in lingua italiana di Bolzano, basandosi su una relazione riservata della Digos, aveva scritto che ad un incontro neonazista in val Passiria aveva partecipato anche il consigliere provinciale Sven Knoll, della formazione politica “Sudtirol Freiheit”.
L’esponente politico si è ben guardato dal chiedere la rettifica della notizia, a suo dire non corrispondente al vero e in udienza ha sostenuto di non aver partecipato al raduno. Di qui la condanna di Donatini e di Tiziano Marson. Resta da augurarsi che il clamore suscitato dalla vicenda Sallusti trovi una eco positiva.