Autore:
Vittorio Roidi
Editore:
Laterza (2009), pag.176, Euro 18,00 Per Roidi, nel campo delle professioni, è relativamente semplice illustrare la natura e l’oggetto del lavoro di un avvocato, di un ingegnere, di un medico, attività ben delineate, anche se costoro hanno accanto altre figure operative (una segretaria, un geometra, un infermiere). Per il giornalista è più difficile. Con questo termine sono genericamente indicate azioni diverse: un articolo, un commento, una foto, un filmato, un’intervista, un titolo, una pagina di giornale, un talk show, una vignetta, una cartina geografica, una tabella. Materiali non omogenei. Alcuni (un titolo, una foto) sono chiaramente intesi come giornalistici. Altri lo sono meno (una cartina, una tabella). Altri ancora non lo sono affatto (il sudoku, l’oroscopo).
Il carattere, i connotati del lavoro giornalistico, dunque, vanno chiariti. Così, in queste pagine, Roidi si propone di “insegnare” al lettore non solo “che cos’è”, ma soprattutto “come si fa” il giornalismo, proponendo un “manuale” nel quale è raccontata la storia, le pratiche e i “segreti” di una professione in continua evoluzione.
L’Autore è stato capocronista, caporedattore ed editorialista de “Il Messaggero”, radiocronista alla RAI e inviato e caporedattore del GR1. Attualmente collabora con il “Corriere della Sera” e insegna “Giornalismo della carta stampata” presso la scuola di Urbino e tiene un corso di “Etica e deontologia dell’informazione” presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” (Roma).