
L'Allegato D del Contratto è chiaro quando vieta gli stage a "borsisti allievi" e non ai praticanti provenienti dalle scuole. Perché il punto è esattamente questo: gli stage
dei quali stiamo parlando non riguardano "borsisti", "allievi", "tirocinanti", "stagisti", bensì praticanti, cioè una figura prevista dall'art. 35 del CNLG e difficilmente inquadrabile nel concetto di "alternanza tra studio e lavoro" nella cui cornice si inscrive l'art. 18 della legge 196/97. Non a caso il Contratto - e non un Allegato - inserisce gli stage nell'ultimo comma dell'art. 35.

Il primo obbligo imposto dall'Ordine agli allievi delle scuole di giornalismo è di non essere utilizzati in sostituzione di alcun redattore a qualsiasi titolo assente.
Nel Quadro di indirizzi, cioè, è stata ben presente la preoccupazione di tutelare sia il percorso formativo degli allievi sia il lavoro dei redattori e le aspettative dei disoccupati. Per garantirlo, le norme dell’Odg prevedono anche l’esercizio dell’azione disciplinare nei confronti “del tutor e del direttore della testata” (art.17). Fra i tanti vincoli agli stage, il Quadro di indirizzi, con una norma che ebbe il plauso dei vertici della Fnsi, pone anche il divieto – che fu nel corso del dibattito del CNOG osteggiato da altri consiglieri che fanno riferimento agli stessi vertici della Fnsi – che possano svolgersi nei mesi di luglio e agosto, quando più forte sarebbe il rischio che i praticanti delle scuole vengano utilizzati in sostituzione dei giornalisti assenti per ferie.
Sorprende in questa vicenda la miopia degli editori, che dovrebbero, invece, favorire una formazione quanto più ampia e completa possibile dei loro futuri dipendenti e che per loro è a costo zero. Continuano a preoccuparsi esclusivamente della riduzione dei loro rischi, anche sul devastante provvedimento che riguarda le intercettazioni, cercando di scaricare ogni responsabilità sui giornalisti e in particolare su quelli che in non pochi casi essi stessi pagano pochi spiccioli ad articolo. Non sorprende, invece, la posizione della Fnsi sempre più incline a una sterile interpretazione corporativa dell'azione sindacale.
Il Comitato esecutivo dell’Ordine dei giornalisti ha deciso all’unanimità di assicurare le opportune forme di assistenza giuridica a sostegno delle iniziative che gli allievi danneggiati intendessero intraprendere.