Autore:
Romolo Paradiso
Editore:
le vie (2016), pag.191, Euro 12,00 La storia dei “pupi” siciliani comincia nel 1646, quando furono importati a Napoli dalla Castiglia, dal viceré Rodrigo Ponce de Léon, duca d’Arcos, e di lì trasferiti in Sicilia. Questo genere di rappresentazione teatrale popolare ebbe presto grande successo. Dinastie intere di “pupari” illustrarono le piazze di Catania, Messina, Palermo e quelle dei paesi dell’interno dell’isola.
Mimmo Cuticchio, uno degli ultimi “pupari” del nostro tempo, intervistato, ha dichiarato che gli uomini muoiono e i “pupi” restano. E che fino a che avrà forza, non smetterà di dire a chi gli sta vicino, ai suoi figli e ai suoi nipoti per primi, che quest’arte non deve perdersi. Bisogna avere passione e tanta umiltà. Saper imparare, sapersi evolvere, saper lottare contro le avversità della vita e del momento, aggiungendo che, se si vuole continuare questa tradizione, non bisogna sentirsi degli dei: “Volare più in alto di Dedalo si può, ma prima occorre imparare a costruire le ali giuste per farlo”.
“Puparo di sogni” è una storia siciliana, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Protagonisti: un uomo in là con gli anni (“Lupo”), figlio di un pescatore istruito e saggio, incapace di esprimere appieno il suo sentire, e un adolescente che vuole diventare “puparo”, per portare una novità nelle rappresentazioni, al di là degli schemi tradizionali: il racconto di storie di vita quotidiana, o vissute solo attraverso la fantasia.
Romolo Paradiso, giornalista, ha collaborato con numerose testate nazionali. Ideatore e direttore di “Elementi”, rivista del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), svolge attività di docenza sulla comunicazione, con diversi istituti di formazione.
Mimmo Cuticchio, uno degli ultimi “pupari” del nostro tempo, intervistato, ha dichiarato che gli uomini muoiono e i “pupi” restano. E che fino a che avrà forza, non smetterà di dire a chi gli sta vicino, ai suoi figli e ai suoi nipoti per primi, che quest’arte non deve perdersi. Bisogna avere passione e tanta umiltà. Saper imparare, sapersi evolvere, saper lottare contro le avversità della vita e del momento, aggiungendo che, se si vuole continuare questa tradizione, non bisogna sentirsi degli dei: “Volare più in alto di Dedalo si può, ma prima occorre imparare a costruire le ali giuste per farlo”.
“Puparo di sogni” è una storia siciliana, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. Protagonisti: un uomo in là con gli anni (“Lupo”), figlio di un pescatore istruito e saggio, incapace di esprimere appieno il suo sentire, e un adolescente che vuole diventare “puparo”, per portare una novità nelle rappresentazioni, al di là degli schemi tradizionali: il racconto di storie di vita quotidiana, o vissute solo attraverso la fantasia.
Romolo Paradiso, giornalista, ha collaborato con numerose testate nazionali. Ideatore e direttore di “Elementi”, rivista del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), svolge attività di docenza sulla comunicazione, con diversi istituti di formazione.