
Tale comunicazione della “Periodici San Paolo”, peraltro, la consideriamo irricevibile nel metodo e nel merito. Nel metodo, perché l’intera assemblea dei giornalisti ha ben presente la situazione difficile in cui versa l’azienda e tutto il comparto editoriale in Italia e ha dimostrato, in questi anni, massima disponibilità a collaborare, fare pesanti sacrifici e dialogare con i vertici aziendali al fine di poter proseguire il nostro lavoro al servizio dei lettori e superare questa difficile fase. Ben diversa sarebbe stata una richiesta di negoziato senza un’azione unilaterale tanto dirompente nei suoi effetti, sia dal punto di vista formale che sostanziale.
Nel merito, perché chiede ancora ulteriori pesanti sacrifici ai giornalisti e a tutti i dipendenti della Periodici San Paolo, mortificandone la professionalità, a fronte di un’assenza di progettualità e di prospettive per il futuro.
Chiediamo, pertanto, alla “Periodici San Paolo” di ritirare la disdetta dei contratti collettivi aziendali, accettando in questo caso la disponibilità offerta dall’azienda a discutere, e garantendo a nostra volta, fin da subito, la volontà di avviare una trattativa per negoziare qualunque parte degli accordi di secondo livello.
Per questi motivi l’assemblea dei giornalisti della Periodici San Paolo, riunita in assemblea mercoledì 28 giugno 2017, all’unanimità, ha deliberato di proclamare uno sciopero di tre giorni: giovedì 29 e venerdì 30 giugno e lunedì 3 luglio 2017.
Approvata all’unanimità dall’assemblea dei giornalisti della Periodici San Paolo