In difficoltà, in alcune redazioni, i praticanti che stanno effettuando stage, in base alle convenzioni e agli accordi stipulati dalle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine. Ci sono praticanti che restano inattivi per settimane, anche a causa dei contrasti fra le aziende e i Comitato di redazione.
Sulla questione, il Segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Vittorio Roidi ha dichiarato:
“Gli allievi delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine, durante i mesi estivi, stanno svolgendo i propri stages nelle redazioni, al termine del lavoro teorico-pratico condotto nelle scuole. E’ necessario che questi brevi periodi di apprendistato si svolgano nel rispetto del contratto nazionale di lavoro. In nessun caso i praticanti potranno sostituire professionisti assenti. Risulta tuttavia che in alcune redazioni i praticanti non vengano utilizzati affatto. E’ inaccettabile che iscritti all’Ordine vengano considerati alla stregua di abusivi, lasciati a “scaldare le sedie”, a guardare semplicemente altri che lavorano. Non è evidentemente questo il senso dello stage, trattandosi oltretutto di colleghi già addestrati, per i quali esso è indispensabile al fine del completamento dei 18 mesi del praticantato previsto dalla legge”.