
Non è questo, forse, un ricatto permanente, capace di condizionare la libertà anche dei più forti tra noi giornalisti? E i cittadini? Non avranno la verità, non sapranno che ci sono politici contigui alla ‘ndrangheta, non sapranno come vengono truccati gli appalti per arricchire questo o quello o pagare gli oneri di ristrutturazioni private, non sapranno che vengono creati dossier per screditare un avversario. Può il Parlamento italiano approvare norme come queste? E’ possibile che tutti i parlamentari si consegnino come prigionieri a un ristretto gruppo di leader a causa di una legge elettorale in base alla quale vengono di fatto nominati? Dove finirà il diritto insopprimibile dell’uomo di conoscere per poter scegliere in maniera consapevole?