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Paissan: no alla contrapposizione professionisti/pubblicisti

13/05/2009
Riesce davvero del tutto incomprensibile l’immotivata e stravagante proposta/divagazione del segretario della Fnsi sulla riforma dell’Ordine dei Giornalisti.
Al di là di ogni considerazione sulla esigenza di evitare ingiustificate polemiche e artificiose contrapposizioni tra i vari organismi rappresentativi della categoria soprattutto in un momento di grave difficoltà come l’attuale, nel riconoscermi integralmente nella replica di Lorenzo Del Boca, vorrei soffermarmi sulla ripresa – da parte di Franco Siddi – della vecchia ed annosa polemica sulla cosiddetta “iscrizione a vita” dei giornalisti pubblicisti.
Non è certo con sortite demagogiche di questo tipo che si può costruire una ipotesi di riforma complessiva del nostro Ordine all’interno della quale ridefinire il ruolo e la funzione, originale ed originaria, del pubblicismo quale fattore di qualificazione, una sorta di valore aggiunto del giornalismo italiano.
Di tutto abbiamo bisogno fuorchè di rinfocolare polemiche che non appartengono più alla vera materia del contendere, ma che si richiamano con tutta evidenza solo a ragioni di bottega spicciola.
Mettiamo da parte, una volta per tutte, le polemiche che pensano solo alle personali stagioni prossime venture e lavoriamo assieme per una riforma che consenta al mondo del giornalismo italiano di affrontare la sfida che abbiamo di fronte e che ha come vera posta la sopravvivenza di un giornalismo libero e pluralista nel nostro Paese.