La commissione di esami è composta da due magistrati, designati dal presidente della Corte d'appello di Roma, e da cinque giornalisti professionisti, iscritti nel relativo elenco da non meno di dieci anni, non facenti parte del Consiglio nazionale o di Consigli regionali, dei quali almeno quattro esercitino la propria attività presso quotidiani, periodici, agenzie di stampa e presso un servizio giornalistico radiotelevisivo, in ragione di uno per ciascuno di detti settori di attività. Il segretario della commissione è scelto tra professionisti iscritti nel relativo elenco da almeno cinque anni.
Sono nominati dei componenti supplenti in numero eguale a quello degli effettivi.
All'inizio di ogni anno i Consigli regionali segnalano al Consiglio nazionale l'elenco dei giornalisti professionisti che abbiano dichiarato la disponibilità a far parte delle commissioni corredando ciascun nominativo di un breve curriculum professionale. La scelta dei commissari è fatta sulla base delle segnalazioni regionali e di quelle direttamente proposte dai consiglieri nazionali.
La commissione non può esaminare un numero di candidati superiore alle quattrocento unità. Qualora il numero dei candidati che abbiano espletato le prove scritte ecceda tale limite si provvede, prima dell'inizio della correzione degli elaborati, alla nomina di tante sottocommissioni quante ne occorrono per rispettare il limite anzidetto.
Ciascuna sottocommissione è composta da un numero di membri pari a quello della commissione principale ed aventi le stesse qualifiche ed è presieduta da un magistrato di Corte d'Appello (ferma restando la titolarità della presidenza dell'intera commissione esaminatrice in capo al presidente di quella principale al quale spetta anche la distribuzione dei candidati tra quest'ultima e le eventuali sottocommissioni).
Ciascun componente della commissione principale o di una sottocommissione può essere sostituito da altro componente che rivesta la stessa qualifica.
Nel caso di costituzione di sottocommissioni, il presidente titolare convoca, prima dell'inizio della correzione degli elaborati, la commissione in seduta plenaria, al fine di stabilire i criteri di massima da seguire nella valutazione dei candidati.
La segreteria del Consiglio nazionale espleta i lavori di segreteria della commissione esaminatrice.