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Dall’elaborazione dei dati di Ossigeno attraverso le tecniche e i linguaggi dei nuovi media digitali nasce il progetto Storie di Giornalisti Minacciati, che intende fare nuova luce su un fenomeno spesso ignorato dalla stessa informazione giornalistica.
Le vicende sono raccontate attraverso una narrazione giornalistica innovativa che fa degli elementi della multimedialità, interattività, partecipazione e condivisione la sua sintassi naturale, sfruttando le caratteristiche tipiche del data journalism e dei social media.
Le Mappe Interattive (prospettiva top-down)
Una mappa interattiva geolocalizza tutti i 195 casi di minaccia che nel 2012 hanno coinvolto 324 giornalisti. I casi sono aggregati a livello territoriale secondo la tipologia della minaccia: Danneggiamenti (12 casi), Avvertimenti - verbali o scritti (104), Azioni legali (63), Aggressioni fisiche (16). Altre due mappe mettono in evidenza la densità del fenomeno a livello regionale, sia rispetto ai casi di minaccia sia ai giornalisti coinvolti.
Le Timeline di Facebook (prospettiva close-up)
Alcuni dei casi monitorati da Ossigeno nel corso degli anni sono stati approfonditi utilizzando la Facebook Timeline per condividere diversi formati multimediali (immagini, audio, video, testi, link, ecc.) attraverso i quali ricostruire le vicende prese in esame, corredate da materiale documentale originale ed inedito.
Le principali evidenze emerse dall’inchiesta sono sintetizzate in un’infografica (allegato).
Tutti i dati alla base del progetto sono rilasciati in formato aperto e sono liberamente riutilizzabili per approfondire, ad esempio, la dimensione territoriale del fenomeno creando nuove mappe, infografiche e correlazioni di dati.
Il progetto è patrocinato dall'Ordine Nazionale dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
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