Un altro lutto nel mondo del giornalismo: è morta la giornalista Vera Schiavazzi, torinese. Aveva 55 anni. Si è sentita male ieri, durante il suo giorno libero, ad Asti. Trasportata d'urgenza all'ospedale Molinette di Torino, è deceduta a causa di una dissezione aortica. Lascia il marito e due figli di 18 e 21 anni. Dopo aver diretto il Master di Giornalismo di Torino per undici anni, dalla sua nascita, da alcuni mesi era tornata a scrivere per "Repubblica", quotidiano per cui aveva già lavorato dal 1989 al 2000. Da sempre attenta ai problemi della professione, aveva ricoperto numerosi incarichi nell'Ordine e nel sindacato.
Vera aveva mosso i primi passi nel giornalismo nel 1979, dopo la maturità, collaborando con il quotidiano "Stampa Sera" e con l'emittente televisiva torinese Grp. Praticante alla "Gazzetta del Popolo" dal 1982, l'anno dopo inizia a collaborare col "Messaggero". Nel 1985 viene assunta dall'agenzia giornalistica Agi. Nel 1989, con l'apertura dell'edizione torinese, passa a "Repubblica". Libera professionista dal 2000, ha collaborato con numerose testate, tra cui "Prima Comunicazione", "Marie Claire", "Gioia" e "Panorama". Consulente dell'allora sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, nel 2002 è diventata dirigente del Servizio centrale Comunicazione del Comune di Torino. Tra il 2007 e il 2008 è stata corrispondente da Torino del "Corriere della Sera". In questo periodo ha vinto il "Premio Cronista 2008 Passetti - Città di Viareggio" per i suoi reportage sul rogo della ThyssenKrupp. In carriera si è occupata di costume, politica, donne, famiglia, religioni e cultura.