Nella clinica dov'era ricoverato da ieri è morto Marco Pannella. Aveva 86 anni essendo nato a Teramo nel 1930. Pannella era giornalista professionista; dal 1955 dopo avere fondato il Partito radicale è stato portavoce e protagonista di numerose battaglie per i diritti civili.
Pannella da anni lottava contro due tumori. Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali erano peggiorate. L'annuncio della sua morte è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero. Sul sito della Radio campeggia una foto di Pannella in bianco e nero con la scritta "Ciao Marco". Un lungo video ripercorre le storiche battaglie del leader radicale e i suoi interventi da "guerriero della non violenza".
Capopartito, guru, difensore degli emarginati, censore della partitocrazia e politico navigato, alfiere dei diritti individuali e inventore della disobbedienza civile: Pannella è stato tutto questo e molto altro ancora. Uno capace di attirare tra i radicali i giovani contestatori degli anni Settanta e poi, vent'anni dopo, di allearsi con Berlusconi. Ma nessuno mai può definirlo un voltagabbana. Per lui l'importante era far vincere le sue idee. Non è mai stato un politico convenzionale tanto che nel 1975 venne arrestato per aver fumato uno spinello in pubblico.