Autore:
Oreste Flamminii Minuto
Editore:
Baldini Castoldi Dalai (2009), pag.172, Euro 15,00
“Si direbbe un piccolo libro, in apparenza, e invece – scrive nella Prefazione Francesco Petrelli – ci stanno dentro moltissime cose. Cose importanti per chi abbia a cuore una certa idea di civiltà, di democrazia, e un’idea non volgare dell’uomo e di quelli che comunemente chiamiamo i suoi diritti e le sue libertà. Ci sono non solo le cose come sono, ma anche le cose come dovrebbero essere. C’è, dunque, dentro un grande impegno civile. Ci siamo dentro tutti, avvocati, giornalisti, magistrati, ognuno con le proprie storie, i propri difetti, con il frainteso senso del proprio ruolo. E poi ci sono dentro tutti i cittadini di questo Paese. Già, perché fra le diverse ‘bizzarre’ idee che questo piccolo libro contiene, ve n’è una che sembra sopravanzare tutte le altre, inespressa e ubiqua, che costituisce tuttavia una specie di necessaria e ovvia rivoluzione: lo ‘scoprire’ che, in fondo, il diritto di critica e di espressione, la libertà di stampa e di informazione non riguardano né l’autore dell’articolo né l’editore (puro o impuro che sia), né la persona offesa, né il magistrato che tale offesa intende riparare, né l’avvocato che difende le ragioni del proprio assistito, ma l’intera collettività. Soltanto nei confronti della collettività, infatti, questi diritti assumono un senso e di quel senso vivono, in quello soltanto trovando giustificazione e tutela”.
Oreste Flamminii Minuto è avvocato penalista. In cinquant’anni di esercizio della professione ha difeso giornalisti di molte testate.