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117ª sessione: il ritorno degli anonimi

07/05/2014
Puntuale, come da alcune sessioni d’esame a questa parte, anche in occasione della 117ª è arrivata una lettera anonima che, al pari di tutte le altre in precedenza, è stata trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
La speranza è che dalla magistratura vengano individuati gli autori per conoscere il volto e il nome di chi non ha il coraggio e la dignità di
manifestare apertamente opinioni o di formulare accuse. Il giudizio morale resta quello che doverosamente meritano gli anonimi.
In questa lettera “un gruppo di candidati” aspiranti professionisti fa presente una cosa vera. L'allegato di cronaca, sorteggiato tra tre diversi, che è stato uno dei 16 argomenti della prova d'esame del 29 aprile 2014, era stato oggetto di una simulazione del 24 gennaio per il corso on line dei praticanti.
Questo testo, fin da quel giorno, ê stato integralmente inserito nel sito dell'Odg, a disposizione (al pari di numerosi altri) di tutti i colleghi per
fornire loro la possibilità di esercitarsi.
La commissione è chiamata a giudicare i singoli articoli scritti dai candidati, non le notizie che sono alla base degli stessi, per come i take
d'agenzia sono stati rielaborati.
Il 29 aprile, quando è emersa la ripetizione di quel testo, l'Odg ha immediatamente informato la commissione d'esame, dicendosi pronto a far fronte alle esigenze collegate all'eventuale azzeramento del tempo della prova con l'assegnazione di una nuova traccia scelta dalla commissione.
In assoluta autonomia, i commissari si sono riuniti ed hanno deciso che la prova poteva proseguire, in base alle valutazioni contenute in un verbale il cui stralcio di seguito si riporta:
 
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“Alle ore 13.30, la Commissione è stata informata dal Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, che gli
allegati di cronaca che erano presenti nella busta n.3 sarebbero già stati dati in occasione di un corso di preparazione agli esami professionali.
Da una immediata verifica effettuata dalla Commissione, si è accertato quanto segue:
gli allegati di cronaca relativi all’uccisione di un avvocato della provincia di Varese sono già apparsi sul sito on line del Centro di documentazione dei giornalisti sin dal mese di gennaio 2014.
Il Presidente ha riunito la Commissione per discutere di questo argomento e per assumere le eventuali determinazioni conseguenti.
La Commissione dopo ampia discussione decide di procedere oltre nella sessione di idoneità professionale per le ragioni che seguono.
Gli allegati di cui trattasi erano disponibili on line e quindi accessibili per tutti. La peculiarità della specifica prova consiste nell’elaborare un
articolo partendo dal contenuto dei lanci di agenzie e non già nel fornire risposte puntuali rispetto a un singolo quesito. Del resto, tutti i lanci di agenzia sono disponibili anche in via informatica con la conseguenza che chiunque avrebbe potuto accedere a tali informazioni ed eventualmente sviluppare un elaborato partendo dalle notizie in esse riportate.
Alla luce di tali considerazioni si è concordato circa l’opportunità di procedere oltre non essendosi concretizzata alcuna situazione di vantaggio accertato o accertabile per nessuno dei candidati”.
 
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Per la cronaca, “il gruppo di candidati”, nella lettera indirizzata oltre che alla Presidenza del CNOG e della FNSI, anche al Direttore di un
quotidiano, chiede l’annullamento della prova scritta e la sua riprogrammazione al più presto, minacciando che qualora “l’evidente errore verrà taciuto o non sarà motivo di annullamento dell’intera sessione, faremo ricorso e continueremo a far sentire le nostre voci presso gli organi competenti”.
Nessuno tace, come si vede. Chi si ritiene leso nei suoi diritti si tuteli come riterrà più opportuno. La commissione prosegue con serenità il suo lavoro di correzione delle prove dei candidati.
Il Consiglio dell'Ordine darà ogni sostegno alle motivazioni alla base della decisione della commissione, presieduta da un magistrato e composta da tre suoi altri colleghi (tutti presenti il 29 aprile) e da dieci giornalisti.