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17° Festivaletteratura: successo degli incontri “Le parole del giornalismo”

13/09/2013
I biglietti venduti sono stati Sessantaquattromila, duemila in più del 2012, e tra questi almeno milleduecento per gli incontri "Le parole del giornalismo" organizzati dalla Commissione Culturale dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti, presente a Mantova con il Segretario dell'OdG Paolo Pirovano per l'incontro "Dal nostro infiltrato speciale". Quarantottomila le presenze agli eventi gratuiti, quasi ottomila in più dell’anno precedente. Nonostante la crisi e l’aumento del prezzo dei biglietti per assistere agli incontri, la diciassettesima edizione del Festivaletteratura chiude in positivo e anche noi possiamo essere soddisfatti.
L'incontro di Michela Murgia con il collega Riccardo Romani "Le parole delle donne" sul tema del femminicidio ha visto la presenza di almeno seicento persone che volevano sapere come i giornalisti parlano di questo tema, a volte criticandoci a volte criticando le leggi, la società e i modelli culturali proposti. Il femminicidio (che quasi sempre è causato dalla fine di un rapporto) non porta solo morte ma anche mortificazione della donna e non esiste, nel nostro modo di essere, un'educazione all'abbandono. Come ha detto Michela Murgia: "Non sappiamo dire addio".
Però noi possiamo raccontare meglio, usando meno stereotipi e dando più spazio alle tematiche che riguardano il rapporto uomo-donna. Il ruolo dei giornali non dovrebbe essere solo raccontare il fattaccio quando accade, ma giorno per giorno stigmatizzare gli atteggiamenti dominanti anziché esaltarli, dare modelli diversi e non competitivi, insomma c’è bisogno di una piccola rivoluzione culturale che metta al centro la dignità della donna. Che non è né un oggetto né una preda.
Code anche per le cinquecento persone che hanno scelto di venire ad ascoltare, al teatro Ariston, maestri dell’inchiesta come Günter Wallraff e Fabrizio Gatti che parlavano del giornalismo sotto copertura intitolato "Dal nostro infiltrato speciale". Forti le proteste di chi, dopo una lunga coda, non ha trovato posto. Appassionanti le vicende raccontate dai colleghi, intervistati da Giancarlo Ghirra, come le storie di sfruttamento e negazione dei diritti dei lavoratori di aziende famose come Amazon (alla quale Wallraff e il suo editore non hanno concesso di distribuire i loro libri), Lidl o Starbucks. La situazione di milioni di giovani precari, anche fra i giornalisti, è sempre più grave, in Italia e in Europa, ma, come dice il giornalista tedesco: “Senza una ribellione e una presa di posizione da parte del consumatore questo sistema di sfruttamento non finirà”. Interessanti e drammatiche le storie dei raccoglitori di pomodori a Cerignola, patria di Giuseppe Di Vittorio, raccontate da Fabrizio Gatti, infiltrato tra i lavoratori per poter raccontare dall’interno le vicende della loro vita dannata.
In sala pubblico attento (fra i tanti, nel buio, Stefano Rodotà) e appassionato, e applausi scroscianti.

Gegia Celotti