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Ad Ascoli la mostra sulla libertà di stampa

06/10/2011
Sarà inaugurata domani, alle ore 17, nelle sale della Galleria Osvaldo Licini. Fra le novità il bozzetto preparatorio di una grande opera di Luigi Vigevano.
La mostra d’arte sulla “libertà di stampa” arriva ad Ascoli. Sarà inaugurata domani (venerdì 7 ottobre), alle ore 17 e resterà aperta fino al 23 ottobre. Dopo Caldarola (ospitata nelle bellissime sale del Palazzo dei Cardinali Pallotta) la particolarissima collezione dell’Ordine dei giornalisti sarà trasferita ad Ascoli, nelle sale della Galleria d’arte contemporanea Osvaldo Licini (corso Mazzini 90). Nella città del travertino ci saranno alcune importanti novità: la prima è l’esposizione di una nuova opera che va ad arricchire la collezione. Si tratta di un lavoro molto particolare di Luigi Vigevano, artista di origine milanese trapiantato a Torino.
Vigevano (che sarà presente all’inaugurazione) ha donato all’Ordine dei giornalisti delle Marche il bozzetto originale preparatorio di una grande tela (Allegoria sul mondo dei giornali) che ha realizzato per la nuova Sede del Consiglio nazionale dell’Ordine. L’opera originale è di grandi dimensioni (quasi sei metri per un metro e 40 centimetri di altezza) ed è esposta nella Sala Ocera del Palazzo dell’0rdine, in via Parigi, a Roma; il bozzetto esposto ad Ascoli è di 96 centimetri per 43.
Luigi Vigevano (altra curiosità) ha usato una tecnica pittorica particolare, cioè quella della tempera a encausto. In pratica i pigmenti del colore sono mescolati con la cena punica, mantenuti liquidi dentro un braciere e stesi sul supporto (muro, legno, terracotta, ma anche la tela) con un pennello o una spatola e poi fissati a caldo con arnesi di metallo. Sono proprio queste caratteristiche che distinguono l’encausto dalla pittura a cera. Questa tecnica si sviluppò in epoca romana e fu usata perfino da Leonardo Da Vinci per realizzare “La battaglia di Anghiari”.
Luigi Vigevano, oltre che artista, è anche giornalista. E’ stato redattore di Annabella e Panorama, direttore di diverse testate e autore di una guida all’arte e alla storia dei 250 Comuni del Bergamasco.
La mostra di Ascoli resterà aperta fino al 23 ottobre. Subito dopo (da giovedì 27) la collezione sarà trasferita a Jesi, nella sede di Banca Marche. Diventano così nove le tappe di questo percorso su arte e libertà di stampa che proseguirà fino a maggio 2012.
Dopo Ascoli e Jesi, queste le tappe successive: Fermo, Palazzo dei Priori, sala degli stemmi (dall’ 11 al 27 novembre); Ancona, Mole vanvitelliana, (dal 2 al 18 dicembre); Senigallia, Chiesa dei cancelli (dal 6 al 29 gennaio 2012); Pesaro, Prefettura, sala Laurana (dal 10 al 26 febbraio 2012); Firenze, Sede ancora da definire (marzo 2012) e infine Roma, Palazzo Lina Cavalieri sede Banca delle Marche (aprile 2012).
Una cinquantina gli artisti e le opere esposte; unico il tema: la libertà di espressione. Una iniziativa che vuole offrire un’occasione di riflessione su un tema centrale di ogni società democratica. Giornalisti e artisti non propongono ricette o soluzioni, ma invitano a ragionare e riflettere, a recuperare il senso della partecipazione collettiva alla vita pubblica. Ad Ascoli la mostra potrà essere visitata tutti i giorni dalle 17 alle 20.