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Aggreditore operatore Rai

13/05/2011
Colpito alle spalle da un tifoso che si trovava inspiegabilmente a bordo campo al termine della partita Fermana-Ancona. All’ospedale è stato giudicato guaribile in 15 giorni.
Un telecineoperatore Rai aggredito alle spalle da un tifoso al termine della partita di calcio allo Stadio Recchioni fra Fermana e Ancona. Enio Tiburzi, operatore professionista e giornalista, in servizio per la Rai, è stato colpito alla testa e al collo da una persona che stranamente era a bordo campo. L’operatore è caduto a terra e l’aggressore ha continuato a inveire contro di lui gridando "Adesso vai a filmare gli amici tuoi".
L’aggressore ha scatenato la sua ira contro l’operatore partendo dalla folle e perversa equazione che il rappresentante della Tgr Marche dovesse per forza essere di Ancona e, come tale, simpatizzante dell'Ancona e pertanto da colpire fisicamente. In realtà il telecineoperatore è maceratese e non ha alcun legame (peraltro più che legittimo) con Ancona e la squadra di calcio della città dorica. Ha avuto il solo torto di svolgere diligentemente il suo lavoro e di incontrare un personaggio che non ha nulla a che vedere con lo sport e con il tifo.
Enio Tiburzi è stato portato al Pronto soccorso dell'ospedale di Fermo dove è stato giudicato guaribile in 15 giorni per distorsione del rachide cervicale. Il Gruppo cronisti marchigiani ha subito espresso solidarietà all’operatore colpito, ha condannato l’episodio e ha invitato il collega a presentare querela per lesioni e minacce. Il protagonista dell’episodio, non soddisfatto del suo gesto, ha inseguito l’operatore in sala stampa continuando a insultarlo. L’autore del gesto è ampiamente identificabile attraverso le foto pubblicate dai quotidiani delle Marche e dalle ripree televisive delle altre Tv.
La presenza di uno scalmanato a bordo campo e addirittura in sala stampa è un fatto gravissimo che chiama in causa direttamente dalla Società sportiva Fermana se non per connivenza almeno per la mancata o insufficiente vigilanza.
Al collega Tiburzi la solidarietà dell’Ordine dei giornalisti delle Marche che sollecita la Lega calcio a fare chiarezza sull’episodio. La Magistratura procederà d’ufficio in seguito al referto medico,ma si attendono provvedimenti esemplari anche dalla giustizia sportiva.