Editore:
Tullio Pironti, (2010), pag. 158, Euro 12,00
È uno sguardo nella soffitta del tempo, dove ci sono le foto in bianco e nero ormai sbiadite. Sono fotogrammi impressi nella memoria dei familiari delle vittime innocenti che raccontano ferite mai dimenticate.
Il libro ricostruisce, attraverso il ricordo di chi quelle foto le conosce bene, storie che devono essere di esempio per le giovani generazioni perché questo non accada mai più.
Persone che devono essere ricordate non solo per la loro tragica e assurda fine, ma per senso della memoria. Della loro e della nostra memoria.
La ricostruzione sistematica delle vicende raccontate ci consegna un ritratto doloroso, che riapre ferite mai chiuse e che ha suscitato nei familiari delle vittime sdegno, angoscia, paura, pianto.
Ogni vittima qui non è più solo un nome, ma vive con la sua storia. Parlare di loro, dei loro affetti, significa rimetterle al posto giusto, nello scrigno delle cose più preziose. Dove meritano di stare, senza distinzione alcuna.