Nel settore Sanità della Regione Lombardia sono in corso iniziative per riorganizzare la comunicazione con l’obiettivo di sopprimere gli uffici stampa delle Asl e delle Aziende Ospedaliere.
Decine di giornalisti lombardi, professionisti e pubblicisti, verrebbero messi alla porta in ciascuna azienda sanitaria e ospedaliera ed è nelle intenzioni della Regione attribuire le funzioni proprie dell’ufficio stampa a un unico ufficio di Relazioni con il Pubblico, con conseguente risoluzione dei contratti di addetto stampa in essere. Lascia sconcertati la decisione di riqualificare in pseudo giornalisti con un corso regionale di 90 ore, infermieri e operatori della sanità (con tutto il rispetto per le loro mansioni) ai quali nei fatti vengono assegnate anche le funzioni di addetti stampa.
Tutto ciò viola la legge 150\2000 che prevede invece che negli uffici stampa degli enti pubblici operino soltanto i giornalisti iscritti all’albo professionale. Che fine faranno i colleghi attualmente in forza a queste istituzioni? E perché si vuole aggirare la legge promuovendo sul campo figure professionali che nulla hanno a che fare con l’attività giornalistica, inglobando l’ufficio stampa in uno pseudo “ufficio relazioni con il pubblico”?
L’Ordine e il Sindacato stanno vigilando attentamente su questa vicenda e sono pronti a intraprendere tutte le iniziative necessarie, in ogni sede, per difendere e tutelare l’occupazione e la dignità del lavoro giornalistico.