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Altra bufera su Barbara D'Urso: lettera del presidente nazionale OdG Iacopino al Garante della privacy

13/05/2015
Pubblichiamo la segnalazione che il presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, ha inviato al Garante dei dati personali Antonello Soro.
“Gentile Presidente, l'8 maggio 2015 nel corso della trasmissione televisiva 'Pomeriggio 5' di Canale 5 tra le ore 17:40-18:30 nell'ambito del 'caso di Alessandro (presunto colpevole di omicidio) e di Stefania (presunta vittima dell'omicidio)' sono stati trattati argomenti e temi evidentemente inadeguati per la fascia ma soprattutto per i contenuti. La conduzione delle interviste, in contraddittorio tra i parenti della defunta e del presunto colpevole, è stata effettuata dalla Signora Barbara d'Urso senza la presenza di alcun giornalista.
Nel programma  sono state indicate, tra l'altro, abitudini e pratiche sessuali dei 'personaggi' coinvolti, violenze sessuali di cui la defunta sarebbe stata oggetto in precedenza da parte di congiunti/affini, citati referti medici e loro autori nonché persone terze estranee alla vicenda. Conoscendo la sensibilità del Garante, da ultimo con la nota n. 13081/99338 del 4 corrente mese relativa all'arresto di Massimo Giuseppe Bosetti, per il quale l'Ordine dei Giornalisti ha attivato tutte le iniziative di competenza, alla luce delle segnalazioni e sollecitazioni pervenute circa la trasmissione di cui si tratta, si ha motivo di ritenere che non mancheranno da parte di codesta Autorità, indipendentemente dalla posizione di notorietà o dal rilievo pubblico dei personaggi interessati, ovvero dal clamore mediatico del caso, le iniziative necessarie per l'applicazione, che prescinde dalla iscrizione all'Albo, della 'particolare disciplina di cui agli artt. 136 -139 del codice per la protezione dei dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003 n.196) - tesa a contemperare il diritto all'informazione la libertà di stampa con i diritti della persona, in particolare quello alla riservatezza' come si legge nella citata nota, nonché a proibire la divulgazione di informazioni personali e sensibili che non rientrano nell'esercizio legittimo del diritto di cronaca. Si conferma la disponibilità a fornire la documentazione relativa alle  segnalazioni pervenute. Cordiali saluti. Enzo Iacopino”.