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Ancora una violenta aggressione ai danni di operatori dell’informazione che hanno l’unica colpa di svolgere la propria professione

09/09/2015
L’ultimo episodio è accaduto stamattina nel Campo nomadi abusivo lungo la Statale 554 a Cagliari, accanto alla sede della Motorizzazione Civile. Il giornalista dell’emittente televisiva TCS Antonello Lai e l’operatore Matteo Campulla intendevano realizzare un servizio comprendente le interviste ai Rom, dopo le proteste dei residenti nel vicino rione di Mulinu Becciu a causa dei fumi provocati dai roghi appiccati tra le roulotte per bruciare i rifiuti. Il giornalista e l’operatore, che intendevano dare voce anche alla comunità nomade, sono stati circondati da cinque giovani, che li hanno duramente malmenati con pugni e calci.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Associazione della Stampa Sarda esprimono piena solidarietà ai due colleghi vittime della violenta aggressione. “Preoccupa”, commentano Francesco Birocchi e Celestino Tabasso, presidenti di Ordine e Sindacato sardi, “il crescente clima di intimidazione nel quale sono sempre più spesso costretti a lavorare gli operatori dell’informazione. Sono purtroppo sempre più frequenti anche le aggressioni fisiche, ai danni di colleghi il cui unico obiettivo è informare il pubblico e dare voce a tutti”.