Nel settore del giornalismo sportivo è maturata l’esigenza di una definizione specifica di norme di
comportamento. In particolare per le possibili conseguenze che l’informazione sugli avvenimenti sportivi, specie se caratterizzata da enfasi o drammatizzazioni, può concorrere a provocare.
Dopo l’attiva partecipazione dell’Ordine nazionale all’ elaborazione del decreto ministeriale “media e sport” che disciplina le trasmissioni audiotelevisive di commento sportivo, arriva il
decalogo per i giornalisti sportivi.
Il Consiglio nazionale dell’Ordine, nella seduta del 30 marzo, ha discusso e approvato il decalogo elaborato dal Gruppo di lavoro “Informazione e sport” coordinato da Dario De Liberato dopo il vaglio delle Commissioni Giuridica, e Culturale e dell’Esecutivo dell’Ordine.
Le norme del decalogo discendono dalla Carta dei doveri e sono in perfetta armonia con essa. Tra i vari punti da segnalare: i giornalisti sportivi sono obbligati a “tenere una condotta irreprensibile” durante lo svolgimento di avvenimenti sportivi; devono rispettare la dignità delle persone, dei soggetti e degli Enti interessati nei commenti legati ad avvenimenti.
I giornalisti sportivi devono prestare particolare attenzione “evitando di favorire tutti gli atteggiamenti che possono provocare incidenti, atti di violenza, o violazioni di leggi e regolamenti da parte del pubblico o dei tifosi”.
Al punto 9 del decalogo una sottolineatura oltremodo importante : “ Il giornalista sportivo conduttore di programma deve dissociarsi immediatamente in diretta da atteggiamenti minacciosi, scorretti, litigiosi che provengono da ospiti, colleghi, protagonisti interessati all’avvenimento, interlocutori telefonici, via internet o sms.”
Forte il richiamo al rispetto dell’art.7 del Codice deontologico dell’Ordine che riguarda la tutela dei minori.
Nel corso della presentazione e del dibattito sul decalogo in Consiglio Nazionale, sono stati affrontati anche i temi che riguardano strettamente i “diritti” dei giornalisti sportivi. È stato ribadito il diritto del giornalista ad avere l’accesso alle fonti di informazione che non possono essere sottoposte a indebite restrizioni incompatibili con il diritto di cronaca.
“Oggi ribadiamo con il nostro decalogo – ha detto Dario De Liberato concludendo il suo intervento – i doveri dei giornalisti sportivi, ma nello stesso tempo chiediamo il rispetto dei diritti: essere messi nelle condizioni di poter informare”.
In allegato il documento.