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Archiviato l'esposto della Questura di Genova contro i giornali

16/07/2002
Non erano false e tendenziose, né costituivano pericolo per l'opinione pubblica, le notizie diffuse dai giornali durante i fatti del G8, a Genova. E' l'opinione del Procuratore della Repubblica del capoluogo ligure, Francesco Meloni, che ha chiesto al GIP l'archiviazione del caso. "A Genova non ci sono stati né eroi né martiri - hanno commentato il presidente dell'Ordine della Liguria, Attilio Lugli, e il segretario dell'Associazione dei giornalisti, Marcello Zinola - ma solo vittime: i diritti, la democrazia, le idee sono state sopraffatte dalla violenza di più parti. Ora speriamo che sia possibile stabilire un rapporto più sereno fra gli organi di informazione e quelli addetti all'ordine pubblico". Soddisfazione è stata espressa anche dai rappresentanti dei cronisti e dei fotoreporter.

Sulla vicenda l'Ordine nazionale ha diffuso questo comunicato:

"La richiesta, presentata dalla Procura, affinché venga archiviata l'inchiesta aperta contro i giornalisti, dopo i fatti di Genova, è stata accolta con soddisfazione dall'Esecutivo dell'Ordine nazionale. L'accusa, avanzata dalla Questura, che alcuni giornali avessero diffuso notizie false e tendenziose, era gravissima. Cercava di precostituire una difesa per quei funzionari e quegli agenti che, come ormai è chiaro, avevano perso la testa durante le manifestazioni e i disordini. L'Ordine nazionale si augura che finalmente possano migliorare i rapporti fra i giornalisti e le forze che sono preposte alla prevenzione e alla repressione dei reati. Si domanda però se non debbano essere presi provvedimenti nei confronti di quei funzionari pubblici che, lanciando accuse insensate contro la categoria, tentarono in modo pretestuoso di minare il rapporto di fiducia fra i giornalisti e l'opinione pubblica".