L’Associazione della stampa parlamentare (Asp) ha approvato il 18 febbraio due modifiche allo Statuto rendendo obbligatoria la partecipazione a corsi di formazione per quanti, avendo i requisiti, chiedono di iscriversi all’Asp.
L’ufficio di Presidenza dell’Asp ha diffuso in proposito la seguente nota:
“Le proposte di riforma dello Statuto dell’Associazione della stampa parlamentare sono state approvate da una larga maggioranza di colleghi. La partecipazione al voto è stata alta e i consensi espressi hanno superato l’85,5%. Ciò dimostra una larga condivisione non solo delle due norme, proposte dal Consiglio direttivo, ma dell’impegno formativo e di qualificazione professionale che le sostiene. I seminari di studio e di aggiornamento ora diventeranno un appuntamento periodico della Stampa Parlamentare e, speriamo, utile non solo al nostro concreto lavoro, ma anche ad un rafforzamento del ruolo e del prestigio del giornalismo politico. Ovviamente non siamo i soli ad investire in formazione e non saremo i soli a proporre occasioni di confronto e di riflessione per i giornalisti: il nostro compito sarà cercare di rafforzare la nostra specifica professionalità, anche per difendere i cronisti parlamentari da un mercato che tende ad appiattire le mansioni e da aziende che sempre più considerano i giornalisti come pedine facilmente intercambiabili: ciò alla fine porta anche a limitare l’originalità (dunque il pluralismo) di cui ciascuno di noi è espressione”.
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ASP/il plauso dell’Ordine nazionale dei giornalisti
“E’ confortante anche per gli sforzi che l’Ordine dei giornalisti sta facendo, sapere che l’Associazione della stampa parlamentare ha approvato con una maggioranza che testimonia grande senso di responsabilità una riforma dello Statuto, prevedendo l’obbligo dell’aggiornamento per chi vuole iscriversi all’Asp”: è il commento di Enzo Iacopino, segretario nazionale dell’Odg. In un messaggio al presidente dell’Asp, Pierluca Terzulli, Iacopino aggiunge l’apprezzamento dell’Ordine per questa scelta: “L’Associazione non era costretta ad assumere tale decisione, nessuno – se non i suoi dirigenti e i suoi iscritti – l’ha sollecitata a farlo. Si è fatta carico autonomamente di una esigenza finalizzata a fornire ai cittadini una informazione corretta. Non è tempo di improvvisazioni, tanto più su quanto avviene in Parlamento dove esistono delicati meccanismi per la formazione delle leggi che poi incidono sulla vita dei cittadini”. L’auspicio, conclude Iacopino, “è che l’intera categoria si muova nella stessa direzione, partecipando a questi corsi di formazione e aggiornamento che meritoriamente alcuni Ordini regionali da tempo organizzano e che altri – alla luce delle indicazioni del Consiglio nazionale – si apprestano ad organizzare in tutta Italia”.
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ASP/Fnsi: "Così più autonomia e maggiore qualità"
“La proposta di riforma statutaria approvata dall’Associazione Stampa Parlamentare non appare come un mero atto formale - comunica la Federazione Nazionale della Stampa Italiana - ma rappresenta una significativa scelta di valore professionale e morale. L’introduzione di una norma che fissa l’aggiornamento professionale come un appuntamento periodico della Stampa Parlamentare rappresenta un segnale chiaro di impegno per rafforzare costantemente la qualità e la credibilità (ed anche il prestigio) dell’informazione politica. In un tempo nel quale tutto si consuma troppo in fretta, il giornalismo rischia, anche per effetto della sua organizzazione industriale, di rimanere schiacciato su posizioni standardizzate ed intercambiabili. Da un settore significativo della professione, l’Asp, arriva dunque un segnale di rinnovamento interno che viene apprezzato da tutta la Fnsi e che va incoraggiato ulteriormente anche per tutta la categoria”.