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Avviato l’iter per il “Testo unico di deontologia”

18/12/2015
Il "Testo unico di deontologia" dei giornalisti muove i primi passi e lo fa nella maniera migliore. Il Consiglio nazionale dell'Ordine nella seduta del 15-17 dicembre 2015 ha approvato 8 dei 13 Titoli  contenuti nella bozza messa a punto dall'Osservatorio di deontologia del Cnog. I Titoli approvati - alcuni con larghissima maggioranza altri all'unanimità - sono: il II (Codice di deontologia relativo ad attività giornalistiche); il III (Doveri nei confronti dei minori); il VI (Doveri nei confronti degli stranieri); il VII (Doveri in tema di cronaca giudiziaria); l'VIII (Doveri in tema di rettifica e di rispetto delle fonti); il IX (Doveri in tema di pubblicità e sondaggi); il X (Doveri in tema di informazione economica) e l'XI (Doveri in tema di informazione sportiva).
La Premessa e i restanti 5 Titoli (Principi e doveri, Doveri nei confronti delle persone; Doveri nei confronti dei soggetti deboli; Doveri in tema di lavoro giornalistico; Sanzioni) saranno esaminati nella prossima riunione del Consiglio nazionale già fissata per i giorni 26, 27 e 28 gennaio 2016, seduta in cui è verosimile che l'intero "Testo unico" possa essere approvato.
Quando ciò avverrà si passerà dalle 15 “Carte” attuali ad un solo testo; in termini di “peso” normativo le disposizioni che ora si compongono di 130.000 caratteri ne contempleranno solo 12.000 favorendo la comprensione e, perché no, l’applicazione.
Il "Testo unico" recepisce i contenuti dei documenti esistenti e li armonizza al fine di semplificare il corpus deontologico che nel corso degli anni i giornalisti italiani hanno costruito con lo scopo di rendere l'informazione sempre più tempestiva e puntuale ma anche rispettosa dei diritti delle persone. Alcuni documenti, però, come il "Codice di deontologia" previsto dalla normativa sulla protezione dei dati personali, la "Carta di Treviso" e la "Carta dei doveri dell'informazione economica" continueranno ad avere vita autonoma e infatti figurano come "allegati" al "Testo unico". Tale scelta è imposta dal fatto che i primi due documenti hanno valenza anche per i non giornalisti e quindi come tali non possono essere "sintetizzati" in un altro testo.
La "Carta dei doveri dell'informazione economica" tutela il giornalista dal rischio di dover pagare le pesanti sanzioni economiche previste dalla normativa sugli abusi di mercato in quanto trasferisce sul piano disciplinare l'eventuale violazione delle norme. Il "Testo unico" ha anche un quarto allegato rappresentato dal "Glossario" della Carta di Roma, poiché utile a chiarire la terminologia più corretta da utilizzare nei confronti delle persone straniere.
Il testo all'esame del Consiglio Nazionale è stato preventivamente  sottoposto all'attenzione del Garante per la privacy e degli organismi di categoria, i quali non hanno fatto pervenire alcuna osservazione. Diversi emendamenti sono stati, invece, presentati dai consiglieri nazionali dell'Ordine.
Fra i Titoli già approvati dal Cnog di particolare rilievo risulta il VII ("Doveri in tema di cronaca giudiziaria") in quanto introduce il tema del diritto oblio poiché prevede l'aggiornamento delle notizie già pubblicate, "in special modo per quanto riguarda le testate online". Altro punto qualificante riguarda la pubblicazione di "qualunque atto processuale o d'indagine": non vanno mai citate "persone il cui ruolo non sia essenziale per la comprensione dei fatti".