E' morto nella sua casa milanese
Bruno Ambrosi, giornalista con una lunga carriera alla Rai, dove era entrato negli anni Cinquanta. Aveva 84 anni.
Nella tv pubblica ha contribuito alla nascita dei tre telegiornali: quello storico, trasmesso per la prima volta da Milano il 3 gennaio 1954, poi nel 1976 alla realizzazione del TG2 di Andrea Barbato e infine a quella del TG3, dove fu anche caporedattore oltre che inviato speciale in Europa, Africa e America Latina.
Nel corso della sua carriera ha seguito da cronista numerosi eventi storici, come la strage del Vajont, la morte di Enrico Mattei, il disastro di Seveso. Ha anche condotto la trasmissione giornalistica ”AZ, un fatto come e perché”, in onda il sabato sera. Eclettico e poliedrico, Ambrosi sapeva muoversi in tutti i campi e conosceva l’arte di fondere la notizia in un racconto.
Consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti dal 2007 al 2010, ha ricoperto la carica di presidente dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo "Carlo De Martino" di Milano, dove ha insegnato anche Etica professionale e Storia del giornalismo contemporaneo.
Dal 1985 al 1990 è stato consigliere della Regione Lombardia come indipendente eletto nelle liste del Pci.