Editore:
Einaudi, 2016, pag.XV-416, Euro 19,50
Nella prefazione Federico Rampini scrive che raccontare l’economia, come lo faceva Brooks nell’America degli anni Sessanta, è un’arte. Per Rampini Brooks è infatti un umile artigiano del reportage, senza aspirazioni letterarie: fatti, solo fatti.
Il più rovinoso flop dell’industria automobilistica di tutti i tempi, il successo della prima macchina xerografica da ufficio, la causa legale da cui è partita la normativa sull’insider trading: sono alcuni punti dei saggi di Brooks, pubblicati in origine negli anni Sessanta, dopo essere stati “riscoperti” da personaggi del calibro di Warren Buffett e Bill Gates. Ancora oggi sono considerati un caposaldo del pensiero economico. Senza tecnicismi sono esaminate otto vicende economiche e finanziarie esemplari dalle quali si può imparare molto.
John Brooks (1920-1993). È stato giornalista finanziario del “New Yorker”.