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La seduta del Consiglio nazionale dell’Ordine del 30 e 31 maggio si è aperta con una relazione di Lorenzo Del Boca. Il presidente si è occupato della situazione generale, con riferimento alla durissima vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro ed ha portato la solidarietà dell’Ordine alla Federazione della Stampa impegnata in questo duro confronto con gli editori. Si è poi soffermato su alcuni episodi: la pubblicazione da parte di alcuni giornali della foto di un “bambino mai nato”; la polemica, nata anche da una inchiesta televisiva, sulla possibilità data da alcune università di “laureare l’esperienza”;la diffusione del testo delle intercettazioni telefoniche sullo scandalo del calcio, che ha visto coinvolti anche colleghi iscritti all’Albo. E’ seguito un dibattito al quale hanno partecipato numerosi consiglieri nazionali. Al termine sono stati approvati i seguenti documenti:
Lo scandalo del calcio
“Il mondo del calcio è scosso da un’inchiesta giudiziaria che sta portando alla luce comportamenti gravemente scorretti, sia sotto il profilo penale sia dal punto di vista etico. Tutto ciò in un settore, quello dello sport, che dovrebbe essere caratterizzato da un forte spirito di lealtà. Nell’indagine appaiono coinvolti anche giornalisti iscritti all’Albo. Il Consiglio nazionale dell’Ordine, riunito a Roma il 30 maggio 2006, appreso che procedimenti disciplinari sono già stati aperti da alcuni Ordini regionali, sottolinea l’importanza che l’attività di informazione sia fondata sui valori dell’autonomia e dell’indipendenza e invita gli stessi ordini regionali a proseguire senza indugi la propria opera di accertamento e di condanna di eventuali comportamenti non corretti. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, preso atto altresì che nello sport molti non giornalisti svolgono una incontrollata attività di opinionisti, rivolge inoltre un monito ai colleghi affinché verifichino che nessuno, esercitando abusivamente l’attività di giornalista, leda l’immagine e la correttezza deontologica dello stesso lavoro giornalistico. Eventuali abusi di non giornalisti potranno essere perseguiti anche sul piano giudiziario. Infine il Consiglio esorta i giornalisti a non partecipare a manifestazioni o attività di dubbia trasparenza e diffida enti, istituzioni ed associazioni private a coinvolgere giornalisti in iniziative che, direttamente o indirettamente, possano legittimare o mascherare comportamenti illeciti. Il giornalista corretto lavora nell’esclusivo interesse del cittadino ed a questo principio ispira la propria opera, sia di cronaca, sia di commento. Nei prossimi mesi, mentre si svolgeranno le indagini della magistratura ordinaria e quelle dei giudici della deontologia, l’Ordine nazionale analizzerà rigorosamente il fenomeno – purtroppo evidente anche in altri settori – che mette a rischio la credibilità della categoria. Per questo chiede agli organi di informazione e a tutti i colleghi di contribuire a questa riflessione”.
Laureare l’esperienza
“Con eccessiva malizia e una punta di prevenzione, la trasmissione “Report” ha dato conto della convenzione che l'Ordine dei Giornalisti ha stipulato con alcune Università. Il progetto “Laureare l'esperienza” - che prevede di tradurre competenze professionali in crediti accademici - risponde a una legge dello Stato ed è stato realizzato con condizioni di maggior rigore rispetto ad altre categorie. A fronte di cento crediti attribuiti a dipendenti del Ministero degli Interni, i giornalisti ne ottengono dai 40 ai 60 e, quindi, devono sostenere almeno una quindicina di esami. Tuttavia, l'iniziativa è di grande valore perché consente a colleghi - anche già affermati - di riprendere in mano i libri, studiare, aggiornarsi e affinare i propri saperi, senza che il titolo porti benefici o vantaggi nella progressione delle carriere. Per accedere al progetto è necessario preparare un'istruttoria burocratica che l'Ordine, su consiglio diretto delle Università, ha affidato a un'agenzia esterna. Le polemiche sono nate due anni fa con la facoltà di Scienze Politiche di Torino che, dopo aver dato il suo assenso di massima alla convenzione, in seguito al cambio di Preside, ha presentato una serie di obiezioni. In un primo tempo la facoltà ha rifiutato l'intermediazione dell'agenzia sostenendo che i giornalisti-studenti potevano presentarsi direttamente allo sportello dell'immatricolazione e, quando si sono presentati allo sportello dell'immatricolazione, li hanno maltrattati attribuendo l'esiguità di cinque-dieci crediti ciascuno, vanificando di fatto l'opportunità di aderire al progetto. Ai colleghi che pensavano di studiare a Torino, l'Ordine dei giornalisti ha offerto l'alternativa di iscriversi a un altro corso in altra università o di ottenere il rimborso delle spese sostenute”.
Il Consiglio, appreso di una grave intimidazione al direttore e alla redazione di Rai News 24 ha anche approvato per acclamazione questo testo:
"Il Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti riunito in data odierna denuncia il grave episodio di intimidazione nei confronti del Direttore di Rainews 24 Roberto Morrione e del collega Sigfrido Ranucci, destinatari di un bossolo di pistola calibro 9, recapitato in forma anonima alla redazione. Bersaglio del messaggio intimidatorio un Direttore, un collega e un’intera redazione, il canale “all news” della Rai da sempre in prima linea nel giornalismo d’indagine, dall’ inchiesta sull’uso dei proiettili all'uranio impoverito in Iraq e delle armi al fosforo bianco su Falluja, alle testimonianze dei reclusi nel carcere di Abu Ghraib, dalle nuove armi sperimentate in Afghanistan e in Iraq, al ritrovamento dell’intervista “scomparsa” a Borsellino, al caso Calipari. Il Consiglio nazionale dell’Ordine esprimendo solidarietà al Direttore Roberto Morrione, al collega Sigfrido Ranucci e all’intera testata respinge ogni tentativo di intimidire la libera informazione e invita le forze dell’ordine e le istituzioni ad impegnarsi per fare piena luce su questo inquietante episodio".
Il giorno successivo, nella sede del Consiglio è giunto il ministro della Giustizia Clemente Mastella, che ha rivolto un saluto ai giornalisti italiani (Mastella è iscritto all’Albo nell’elenco dei pubblicisti) ed ha annunciato il proprio impegno in difesa della professione e della libertà di stampa.
Il Consiglio ha poi esaminato alcuni ricorsi.
In particolare il Consiglio, a seguito di provvedimenti disciplinari adottati in primo grado dagli Ordini regionali, esaminati i ricorsi avanzati da alcuni colleghi, ha votato le seguenti sanzioni: Angelo Perfetti: pubblicazione di particolari raccapriccianti, ricorso respinto e conferma dell'avvertimento (Lazio e Molise) Claudia Peroni: pubblicità, ricorso respinto e conferma dell'avvertimento (Lombardia) Enrico Cereghini: pubblicità, respinto ricorso e conferma dell'avvertimento (Lombardia) Alessandra Anna Maria Raggio: violazione della privacy di un collega, respinto ricorso e conferma della censura (Sardegna) Emilio Fede: diritto di critica e tutela della personalità altrui, respinto ricorso e conferma dell'avvertimento (Lombardia) Nicola Forcignanò: violazione delle norme relative allo spirito di collaborazione tra colleghi, respinto ricorso e conferma della censura (Toscana); diritto di critica e mancato rispetto verità sostanziale dei fatti, respinto ricorso e conferma della censura (Toscana).
Inoltre, il Consiglio ha accolto i ricorsi di Gian Franco Bianco e Bruno Geraci (l'Ordine del Piemonte aveva comminato la sanzione della censura per violazione della Carta dei doveri in materia di privacy); ha dichiarato irricevibile il ricorso di Gustavo Rosenfeld perché presentato fuori termine (l'Ordine del Lazio aveva comminato la radiazione per morosità); a norma dell'art.42 del regolamento per la trattazione dei ricorsi, ha dichiarato nulla la delibera con la quale l'Ordine della Sardegna aveva inflitto la sanzione della censura al giornalista Bent Parodi di Belsito ed ha rinviato gli atti all'Ordine della Sicilia.
Circa le istanze di sospensiva, il Consiglio ha accolto quella avanzata da Gianfranco Rosso (delibera impugnata: radiazione, Lombardia).
Per quanto riguarda l'iscrizione nell'elenco dei pubblicisti, il Consiglio Nazionale ha accolto il ricorso di Luigia Lumia (Emilia Romagna), ha respinto quelli Antonella Lo Re (Lazio), Claudio Zozi (Lazio), Sonia Seghetta (Lazio), Olindo Daliana (Lazio), Paolo Ghibaudo (Liguria), Simona Savelli (Toscana) e Laura Sergi (Liguria) ed ha dichiarato improcedibile quello presentato da Giuseppe Carlino (Lazio) per mancata regolarizzazione. Per quanto riguarda invece la cancellazione dall'elenco, il Consiglio ha respinto il ricorso di Roberto Ferro (Liguria).
Per quanto riguarda l'iscrizione nell'elenco speciale, il Consiglio Nazionale ha respinto i ricorsi di Paolo Blanc (Piemonte) e Salvatore Carruezzo (Puglia). Il Consiglio ha quindi respinto i ricorsi avverso l'archiviazione di esposti presentati da Paolo Martini e altri (Lazio) e Stefano Caniato (Veneto) ed ha dichiarato improcedibile per mancata regolarizzazione il ricorso di Alessandro Kornfeind (Lombardia).
Il Consiglio Nazionale ha altresì dichiarato improponibili i due ricorsi di Giuseppina Petta avverso il rigetto di istanze di verifica della sussistenza del requisito della esclusività professionale nei confronti di due professionisti (Molise) ed ha deciso l'archiviazione dei due ricorsi presentati da Giuseppe Ciarrapico (Lazio) e di quelli di Gianpaolo Lo Coco (Sicilia), Mariassunta D'Alessio (Lazio), Aldo Paratore (Sicilia), Franco Allegranzi (Veneto), in quanto ritirati dagli interessati.
Questo l’elenco dei consiglieri presenti ai lavori del 30 ne 31 maggio: Giuseppe Alberti, Claudio Alò, Bruno Ambrosi, Gianni Ambrosino, Giuseppe Anzalone, Ugo Armati, Ida Baldi, Giovanni Ballestrazzi, Guido Barella, Michelangelo Bellinetti, Ezio Berard, Mario Bernardini, Pier Luigi Bertello, Silvano Bertossi, Pierluigi Boroni, Sergio Borsi, Romano Bracalini, Dario Bracco, Cosimo Bruno, Gianni Campi, Gaetano Campione, Laura Cancellieri, Marco Caramagna, Antonio Cembran, Teodoro Chiarelli, Mitia Chiarin, Angelo Ciaravolo, Giacomo Clemenzi, Dario Collio, Davide Colombo, Gianni De Felice, Dario De Liberato, Mauro De Vincentiis, Francesco De Vito, Lorenzo Del Boca, Aleandro Di Silvestre, Augusto Ditel, Elio Donno, Vittorio Esposito, Sergio Fantini, Maria Pia Farinella, Rino Felappi, Silvana Ferrante, Elia Fiorillo, Luciano Fraschetti, Giovanni Fuccio, Alberto Fumi, Stefano Gallizzi, Giancarlo Ghirra, Paolo Girola, Nicola Graziani, Gennaro Guida, Giuseppe Gulletta, Enzo Iacopino, Hansjorg Kucera, Alberto Lazzarini, Alessandro Marconi, Luigi Marra, Felice Maselli, Giulio Mastroianni, Giuseppe Mennella, Andrea Merkù, David Messina, Giacomo Metta, Sergio Miravalle, Costantino Muscau, Francesco Naddeo, Giuseppe Nano, Rosario Ocera, Federico Oppelli, Giancarlo Pagan, Enrico Paissan, Bent Parodi di Belsito, Renato Patacchini, Remo Pecorara, Massimo Pilo, Maurizio Pizzuto, Franco Po, Marco Politi, Attilio Raimondi, Ruben Razzante, Gianfranco Ricci, Silvano Rizza, Vittorio Roidi, Roberto Rossi, Claudio Santini, Pasquale Satalino, Luigi Scaglione, Lamberto Selleri, Fausto Siconolfi, Stefano Sieni, Daniela Stigliano, Gianni Stornello, Sabrina Talarico, Domenico Tedeschi, Rodolfo Valentini, Luigi Eugenio Vigevano, Elvisio Vinti, Marco Volpati, Jole Zangari.