La bozza della
Carta di Firenze c’è. Arrivata dopo due giorni di lavori di quasi quattrocento giornalisti giunti al teatro Odeon per la manifestazione «
Giornalismi e giornalisti: libera stampa liberi tutti». La due giorni, organizzata dal
Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, in collaborazione con
Fnsi, Assostampa Toscana e Odg Toscana, ha visto collegati oltre 4000 utenti unici anche nella diretta streaming organizzata da Intoscana.it. Al termine della manifestazione, i giornalisti provenienti da tutta Italia hanno approvato per acclamazione la b
ozza della nuova carta deontologica che dovrà disciplinare forme di lealtà e collaborazione tra colleghi per porre un primo argine allo sfruttamento indiscriminato.
Un atto importante per tutta la categoria, che ha visto anche la partecipazione del presidente della Fieg, Carlo Malinconico. «Il compenso dei giornalisti deve essere proporzionato alla qualità e quantità del lavoro prestato», ha detto Malinconico nel corso di una tavola rotonda organizzata all’Odeon alla quale hanno partecipato anche il segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti Giancarlo Ghirra, il segretario della Fnsi Franco Siddi e l'on. Enzo Carra, relatore del disegno di legge sull’equo compenso. Malinconico ha apprezzato l'intento di un altro strumento che si profila a tutela dei non contrattualizzati: la proposta di legge, il cui relatore alla Camera, Carra ipotizza l'approvazione entro l'inizio del prossimo anno, che prevede equità retributiva per tutti gli iscritti all'albo.
«La ‘Carta di Firenze’ – ha detto il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino – è un documento importante, ma il nodo di tutto sta nelle ultime righe: e cioè che la violazione della carta comporta l'avvio di un procedimento disciplinare davanti all'Ordine dei giornalisti. Ma non deve essere certo intesa come un'iniziativa punitiva nei confronti di capiservizio, caporedattori o direttori bensì come una garanzia proprio a loro tutela, lo strumento attraverso il quale difendere la dignità di tutti i giornalisti, precari e non, e quindi anche la loro e di tutti i colleghi».
«La Carta di Firenze – ha detto il coordinatore del gruppo sul precariato Odg, Fabrizio Morviducci – non è la panacea di tutti i mali del precariato, ma ha il pregio di nascere da colleghi che vivono direttamente questa condizione professionale. Alle aperture della Fieg su questo terreno ora però seguano atti concreti: gli editori sottoscrivano la 'Carta'. La manifestazione di Firenze non esaurisce il nostro lavoro. Forti della rete nazionale creata all’Odeon, apriremo un forum su internet per monitorare le varie situazioni di difficoltà e per stare in contatto coi colleghi. Si confronteranno situazioni, dinamiche lavorative, contratti di lavoro. Una condivisione totale per essere consapevoli e informati su quello che accade. E non escludiamo neanche nuove iniziative collettive».
Anche il presidente della Regione, Enrico Rossi ha promesso il suo sostegno: insieme con il competente gruppo di lavoro dell’Ordine nazionale dei giornalisti, la Regione studierà forme anche sperimentali di contrasto al precariato giornalistico. Rossi ha incontrato a Palazzo Strozzi Sacrati il presidente Iacopino, il segretario Ghirra, il coordinatore del gruppo di lavoro sul precariato, Morviducci, il presidente di Assostampa toscana, Paolo Ciampi, oltre a una delegazione di precari composta da Giulio Gori (Toscana) e Martina Zambon (Veneto) offrendo la disponibilità della Regione per lo studio di forme di intervento che abbiano questi stessi obiettivi e che potrebbero essere avviate sperimentalmente in Toscana.
PRECARI, ORDINE PUNTA SU 'CARTA FIRENZE'
PREVEDE PAGHE DIGNITOSE. MALINCONICO,COMPENSO SIA PROPORZIONATO.
di Stefano Fabbri
C'e' chi, trentenne, viene pagato con cinquanta centesimi ad articolo e chi a 50 anni suonati e' precipitato in un precariato che pensava di aver superato e ora appare senza ritorno: ora dalla loro parte avranno uno strumento di tutela in piu'. La 'Carta di Firenze', limata e messa a punto nella due giorni fiorentina 'Giornalisti e giornalismi' promossa dall'Ordine nazionale dei giornalisti e alla quale hanno partecipato centinaia di giornalisti precari da tutta Italia, prevede che la loro dignita' sia garantita attraverso una ''equa retribuzione''. Ma soprattutto che gli iscritti all'Ordine con ruoli di coordinamento nelle testate non possano utilizzare colleghi le cui condizioni lavorative prevedano compensi inadeguati o far finta di non vedere che un giornalista pensionato sia di nuovo impiegato come 'autonomo' per fare il lavoro che faceva prima.
In caso di violazione di queste regole, una volta che la 'Carta' sarà approvata dal Consiglio nazionale dell'Ordine, scatterà l'avvio di un procedimento disciplinare.
“Non si tratta però di uno strumento punitivo per i 'capi' - spiega Enzo Iacopino, presidente nazionale dell'Ordine - ma di uno strumento che tutelerà anche loro: non potranno più essere uno strumento nelle mani di editori senza scrupoli”. La 'Carta' e' nata dal gruppo di lavoro sul precariato del Consiglio nazionale dell'Ordine, guidato da Fabrizio Morviducci: “Non e'la panacea di tutti i mali del precariato, ma - spiega - ha il pregio di nascere da colleghi che vivono direttamente questa condizione professionale. Alle aperture della Fieg su questo terreno ora però seguano atti concreti: gli editori sottoscrivano la 'Carta'”.
Stamani Carlo Malinconico, presidente della Fieg, ha partecipato ad un dibattito nell'ambito del convegno. Un confronto a tratti anche aspro, come quando un precario di Napoli ha chiesto sanzioni per gli editori che pagano compensi equivalenti al costo di un biglietto dell'autobus. Malinconico ha apprezzato l'intento di un altro strumento che si profila a tutela dei non contrattualizzati: la proposta di legge, il cui primo firmatario Enzo Carra ipotizza l'approvazione entro l'inizio del prossimo anno, che prevede ''equità retributiva per tutti gli iscritti all'albo ''in corrispondenza'' con il contratto nazionale di lavoro. Un punto, questo, sul quale la Fieg vede però molto da chiarire: ''bene il compenso proporzionato su qualità e quantità del lavoro, ma non si possono adottare criteri troppo generici'' equiparando automaticamente il lavoro autonomo a quello subordinato'', ha detto aggiungendo che “differenziare non significa tollerare abusi, che vanno condannati in ogni campo”. Al dibattito, coordinato da Giancarlo Ghirra, segretario dell'Ordine nazionale, ha partecipato anche il segretario generale della Fnsi Franco Siddi lanciando la proposta di destinare un'aliquota di imposta sulla pubblicità in Tv ai giornali virtuosi che usino queste risorse per sviluppare l'occupazione. Da Firenze i precari hanno così ripreso il treno dopo essere stati 'adottati' da diverse famiglie fiorentine che li hanno ospitati: da domani si ricomincia a due euro al pezzo, ma con qualche speranza in più.
ANSA - FIRENZE, 8 OTT - 17:32
IACOPINO, A TUTELA PRECARI C'E' ORA UNA 'CARTA'
SANZIONI PER 'CAPI' CHE VIOLANO LEALTA' TRA COLLEGHI
La 'Carta di Firenze', il documento deontologico sulla precarietà del lavoro giornalistico in discussione a Firenze nel convegno 'Giornalisti e giornalismi', e' un ''documento importante'', ma spiega il presidente dell'Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino, il ''nodo di tutto sta nelle ultime righe'': e cioè che la violazione della carta comporta l'avvio di un procedimento disciplinare davanti all'Ordine dei giornalisti. In pratica chi tra i responsabili di testata o redazioni avallera' un trattamento economico mortificante per la stessa dignita' dei giornalisti precari potra' essere giudicato dall'Ordine per aver violato l'articolo 2 della legge istitutiva, quello che prescrive tra l'altro la lealta' tra colleghi.
''Ma non vede essere certo inteso come un'iniziativa punitiva nei confronti di capiservizio, caporedattori o direttori - spiega Iacopino - bensì come una garanzia proprio a loro tutela, lo strumento attraverso il quale difendere la dignita'
di tutti i giornalisti, precari e non, e quindi anche la loro e di tutti i colleghi''.
La 'Carta di Firenze' prevede tra l'altro che gli iscritti all'Ordine ''che rivestano a qualunque titolo ruoli di coordinamento del lavoro giornalistico'' sono tenuti a non impiegare giornalisti le cui condizioni lavorative prevedano compensi inadeguati e vigilare affinché giornalisti pensionati non vengano di nuovo impiegati dallo stesso datore di lavoro come lavoratori autonomi con le stesse mansioni che di fatto avevano prima.
Alla carta ha lavorato a lungo la commissione lavoro autonomo del Consiglio nazionale dell'Ordine e dopo il ''varo'' fiorentino per entrare in vigore come le altre carte deontologiche dovrà essere approvata dal consiglio nazionale dell'ordine.
ANSA - FIRENZE, 8 OTT - 16:05
TOSCANA PRONTA A PROVARE INTERVENTI PER PRECARI PRESIDENTE ROSSI INCONTRA VERTICI ORDINE A FIRENZE
Studiare insieme forme anche sperimentali di contrasto al precariato giornalistico: e' questa l'idea discussa brevemente oggi dal presidente Enrico Rossi con una delegazione di giornalisti che partecipano alla convention nazionale 'Giornalisti e Giornalismi-Libera stampa liberi tutti'
che, per due giorni, ha riunito al cinema Odeon di Firenze precari, free lance e collaboratori provenienti da tutta Italia.
I giornalisti, si legge in una nota, hanno illustrato al presidente due iniziative, la Carta deontologica e la proposta di legge per l'equo compenso che hanno l'obiettivo di combattere le condizioni di super-sfruttamento e i livelli di pagamento inaccettabili riservati a decine di migliaia di giornalisti, soprattutto giovani. Il presidente Rossi, che ha ricordato la sua esperienza giornalistica giovanile, ha offerto la disponibilità della Regione per lo studio di forme di intervento che abbiano questi stessi obiettivi e che potrebbero essere avviare sperimentalmente in Toscana.
All'incontro erano presenti il presidente nazionale dell'Ordine Enzo Iacopino, il segretario Giancarlo Ghirra, il responsabile della commissione lavoro precario dell'Ordine Fabrizio Morviducci, il presidente dell'Associazione Stampa Toscana Paolo Ciampi e rappresentanti dei comitati dei giornalisti precari e freelance.
ANSA - FIRENZE, 8 OTT - 15:33
MALINCONICO,PRECISARE PARAMETRI GIUSTO COMPENSO DIFFERENZIARE NON SIGNIFICA TOLLERARE ABUSI, IN OGNI SETTORE
Il giudizio critico degli editori sulla proposta di legge sull'equità retributiva nel lavoro giornalistico, in esame alla Camera dei Deputati, non ha origine nella finalità della proposta, ma per il rischio di adottare un criterio “troppo generico” come l' equiparazione di qualunque forma di lavoro autonomo al trattamento del lavoro subordinato.
A dirlo e' il presidente della Fieg, Carlo Malinconico, intervenuto al convegno “Giornalisti e giornalismi” organizzato dall'Ordine nazionale dei giornalisti a Firenze.
“Quel parametro va precisato - ha aggiunto - se non si vogliono omologare situazioni molto diverse, tra loro e con il rapporto di lavoro subordinato”. “Ma - ha aggiunto Malinconico - differenziare non significa tollerare abusi, questi vanno condannati nel campo del lavoro giornalistico autonomo come in ogni altro settore”.
Malinconico ha ricordato l'organizzazione tradizionale delle aziende editoriali: un nucleo formato da redattori contrattualizzati e reti di collaboratori. “A queste diverse figure - ha aggiunto - corrisponde un trattamento diverso, sia in termini retributivi che previdenziali, fermo restando che in ogni caso, anche quando non e' applicabile il Ccnl, va riconosciuto un corrispettivo in funzione ''della quantità e qualità del contributo effettivamente prestato”.
Dopo aver ricordato che gli editori hanno condiviso, nell'accordo sindacale del 13 luglio 2011 di rinnovo del biennio economico, l'esigenza di approfondire le modalita' di utilizzazione del contratto di lavoro autonomo nel settore giornalistico, istituendo una Commissione a tale fine, il Presidente della Fieg ha osservato che questa e' una dimostrazione di sensibilità verso il problema. Così com'e'
manifestazione di sensibilità'', ha detto il Presidente della FIEG, ''la recente previsione di sgravi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato'', aggiungendo che il tema va accompagnato da un'adeguata rivisitazione delle modalità di formazione e accesso alla professione di giornalista, per evitare dannose illusioni.
ANSA - FIRENZE, 8 OTT - 13:24
MALINCONICO (FIEG), COMPENSO SIA PROPORZIONATO (2)
“In un momento di difficoltà in cui ci sono attacchi economici alle imprese e attacchi alla libertà di informazione c'è l'esigenza di una informazione di qualità”, ha detto Malinconico aggiungendo che “la sfida e' talmente seria che la qualità si raggiunge solo con una forte interazione tra giornalisti ed editori”.
Dalla platea del convegno, formata soprattutto da giornalisti precari, e' partita qualche contestazione e qualche domanda, soprattutto circa la volontà della Federazione degli editori a sanzionare imprese editoriali che paghino anche 50 centesimi ad articolo. Domanda alla quale Malinconico ha risposto che non può esserci alcuna sanzione. ''Sarebbe ingenuo pensare che il mondo dei giornali sia tutto virtuoso'', ha detto aggiungendo di trovare positivo che ''ci sia una analisi dell'impiego nel settore del lavoro giornalistico evitando così di generalizzare''.
''Vogliamo dare il nostro contributo positivo - ha poi aggiunto - ricordando che uno dei primi articoli della proposta di legge sull'equo compenso dei giornalisti di cui e' relatore Carra prevede proprio la retribuzione in base alla quantità e qualità del lavoro prestato''.
ANSA - FIRENZE, 8 OTT - 12:020
GIORNALISTI: MALINCONICO (FIEG), COMPENSO SIA PROPORZIONATO
Il compenso dei giornalisti deve essere ''proporzionato alla qualità e quantità del lavoro prestato'': così il presidente della Fieg, Carlo Malinconico nel corso di una tavola rotonda alla quale hanno partecipato anche il segretario dell'ordine nazionale dei giornalisti
Giancarlo Ghirra, il segretario della Fnsi Franco Siddi e l'on. Enzo Carra, relatore del disegno di legge sul giusto compenso.
ANSA - FIRENZE, 8 OTT - 12:19
A FIRENZE CONTRO PRECARIATO E CARTA DEONTOLOGICA IACOPINO (ODG),'MANIFESTAZIONE CHE NASCE PER UN'ESIGENZA MORALE'
“Questa manifestazione nasce per un'esigenza morale. L'opinione pubblica ci considera una casta e non si rende conto che nella gran parte siamo una casta di 'poveracci'. Sapere che ci sono colleghi pagati 50 centesimi, 1 o 5 euro per ogni pezzo credo che sconvolgerà molte coscienze''. Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino presentando la convention nazionale 'Giornalisti e Giornalismi-Libera stampa liberi tutti', che al cinema Odeon di Firenze, domani e sabato, riunirà precari, free lance e collaboratori provenienti da tutta Italia.
Per domani, inoltre, e' atteso un messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La manifestazione e' organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine, con la Federazione della Stampa, l'Ordine regionale e l'Associazione stampa toscana, e con il sostegno di Inpgi e Casagit. I giornalisti che interverranno potranno contribuire alla stesura della 'Carta di Firenze', che ''ci darà gli strumenti - ha detto Iacopino - per aprire procedimenti disciplinari nei confronti di direttori, capiredattori, capi servizio e di chiunque si presterà a fare da 'caporale', cioe' a chiedere pezzi che consapevolmente vengono pagati 2 euro o anche meno''.
In apertura dei lavori all'Odeon, sarà proiettato un contributo video di Luciana Littizzetto, ''una precaria Rai particolare'' come l'ha definita Iacopino. ''Al momento - ha spiegato il coordinatore del gruppo di lavoro sul precariato dell'Odg, Fabrizio Morviducci - aspettiamo tra le 250 e le 300 persone.
Inoltre sulla nostra pagina Facebook, in un mese, sono già oltre 2100 gli utenti attivi''. Morviducci ha poi ringraziato le 40 famiglie fiorentine che ospiteranno domani notte molti giornalisti; disponibilità data anche dalla comunità islamica.
La due giorni di Firenze potrà essere seguita in diretta streaming sul portale intoscana.it. E domani alle 14 ci sarà un presidio in piazza Signoria dei giornalisti precari fiorentini e toscani.
ANSA - FIRENZE, 6 OTT - 17:46
ORDINE, IN PIAZZA CONTRO SFRUTTAMENTO
IACOPINO, STILEREMO CARTA; MALINCONICO A MANIFESTAZIONE FIRENZE
di Daniela Giammusso
Ci sara' anche Carlo Malinconico, il presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, alla manifestazione Giornalisti e giornalismi, indetta a Firenze il 7 e l'8 ottobre dall'Ordine dei giornalisti per ridare ''una nuova
dignità alla professione, contro lo sfruttamento e per un'informazione di qualità''. Ad annunciarlo, il presidente dell'Ordine Enzo Iacopino che presentando oggi il programma ha più volte ringraziato Malinconico della sua adesione. “Non deve esser stato facile - spiega -. Immagino abbia avuto pressioni per sottrarsi all'invito, ma ha reagito con una determinazione che gli fa onore, interrompendo un silenzio che per troppo tempo la Fieg ha tenuto su questa situazione”.
Al centro delle due giornate, realizzate in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa, Associazione Stampa Toscana e Ordine Regionale dei Giornalisti della Toscana, ci sarà la situazione di migliaia di giovani giornalisti, per i quali, dice Iacopino, ''parlare di nuova schiavitù non credo sia un'esagerazione”.
“Siamo in notevole ritardo, ma bisogna porvi un freno - rilancia Iacopino -. A Firenze partiamo con un obiettivo dichiarato: mettere a punto una carta deontologica che consenta di spezzare questa poco nobile sinergia tra alcuni editori disinvolti e la catena di comando di giornali e agenzie, perché è impossibile che i direttori non sappiano che un pezzo viene pagato 2-3 euro''. Una volta stilati i contenuti, ''speriamo che la Carta di Firenze ci dia anche gli strumenti giuridici'' e che il sindacato la assuma come punto di riferimento alla discussione del contratto di lavoro. Si parte dunque venerdì al Teatro Odeon con la sezione a microfono aperto 'Mi presti due euro? No, ti scrivo un articolo' e l'elaborazione dei contenuti della Carta. Sabato, la tavola rotonda 'Cinquanta centesimi a pezzo? E' dignità? Il ddl sull'equo compenso', alla quale parteciperà Malinconico, con il segretario dell'Ordine dei giornalisti Giancarlo Ghirra, il relatore sulla proposta per l'equo compenso e l'Fnsi, con il segretario Franco Siddi o il presidente Roberto Natale.
“La risposta dei colleghi e' entusiasmante'', racconta il coordinatore del gruppo di lavoro Fabrizio Morviducci. ''Dal 5 settembre la pagina Facebook Giornalisti & giornalismi ha avuto più di 2mila utenti attivi e i post 91mila visualizzazioni.
Arriveranno pullman dal Lazio, Veneto, Lombardia, Piemonte e per chi non potrà esserci trasmetteremo tutto in streaming''. Se solidarietà e aiuto sono arrivati dal presidente del Consiglio comunale di Firenze, dalla Regione Toscana, dai cittadini con la campagna di ospitalità gratuita 'Adotta un giornalista' e persino dalla Comunità islamica di Firenze, l'unico che ''a oggi non ci ha neanche risposto - conclude Iacopino - e' Matteo Renzi, proprio il sindaco che si dice tanto attento ai giovani''.
ANSA - ROMA, 3 OTT - 15:56