Editore:
Centro di Documentazione Giornalistica (2014), pag.238, Euro 20,00
Riccardo Ehrman, corrispondente dell’Ansa da Berlino, portato in trionfo dai manifestanti tedeschi la sera del 9 novembre 1989, subito dopo la caduta del Muro, perché riconosciuto come colui che aveva fatto, in conferenza stampa, la domanda da cui era scaturito l’annuncio dell’apertura delle frontiere. È la fotografia dei settant’anni della storica agenzia di stampa, l’episodio che più ha colpito Carlo Gambalonga, ex vicedirettore vicario della testata, autore di questo volume.
Dal primo dispaccio, trasmesso in Morse, sui bombardamenti alleati in Germania, del 15 gennaio 1945, giorno dopo giorno, l’agenzia ha raccontato tutti i fatti più importanti, diventando il diario del paese.
Dalla stagione degli anni di piombo, al rapimento di Aldo Moro, ai mondiali di calcio in Italia, passando per le stragi di mafia e Tangentopoli, fino ai nostri giorni, l’Ansa ha fatto da testimone e osservatrice di tutti gli eventi che hanno segnato la storia italiana.
Dal libro emerge il ruolo decisivo dell’Ansa nelle grandi emergenze, come il disastro del Vajont, il terremoto in Irpinia o l’alluvione di Firenze, di cui il presidente Saragat venne a sapere attraverso l’agenzia. Tanti scoop, a partire dalla notizia delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, data da Giovanna Chirri, grazie alla sua conoscenza del latino, immagini divenute celebri e pubblicate nel libro, ma anche scelte difficili. Tra queste quella di pubblicare o meno il saluto agli italiani che re Umberto affidò all’Ansa dopo la sconfitta nel referendum del 1946.
“Casa Ansa” (con la prefazione di Giulio Anselmi) è frutto di un grande lavoro di ricerca e testimonianza dell’autore che ha vissuto dall’interno, per quasi quarant’anni, le vicende dell’agenzia che oggi conta 36 soci editori dei principali quotidiani italiani, con 22 sedi in Italia e 81 uffici in altri 78 Paesi.