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Caso Allam: le polemiche pretestuose

15/12/2014
A seguito dell’articolo di Magdi Allam ne Il Giornale del 13 dicembre 2014, il Presidente del Consiglio nazionale di Disciplina, Rino Felappi, ha dichiarato:
 

“A proposito delle esternazioni del giornalista Magdi Allam, seguite alla comunicazione telegrafica della decisione del suo proscioglimento decisa dal Consiglio di Disciplina Nazionale, ritengo doveroso rammentare che il Consiglio di Disciplina è un organismo autonomo ed indipendente previsto da esplicite dichiarazioni di legge (ex legge 148/2011 e Dpr 137/2012,) ed opera nel rigoroso rispetto di leggi e regolamenti, alla cui osservanza sono tenuti tutti gli iscritti, compreso Allam.
Nel rispetto di queste regole e del ruolo di terzietà cui assolve, in altri casi il Consiglio ha riconosciute valide le ragioni del collega incolpato e/o della sua difesa.
Con lo stesso spirito, su ricorso di un esponente, dopo avere legittimamente avviato un procedimento disciplinare nei confronti del giornalista Allam ed aver valutato le giustificazioni da lui presentate, lo ha prosciolto.
Sorprende quindi che il giornalista Allam prenda spunto da questa serena, autonoma e legittima decisione per fare inaccettabili valutazioni sulla vicenda che lo ha riguardato e dichiarazioni offensive nei confronti dell’Ordine dei Giornalisti e soprattutto del suo Presidente, Enzo Iacopino, i quali non hanno titolo per interferire nell’autonoma attività di questo Consiglio di disciplina.
Comunque, per doverosa trasparenza e perché si possa serenamente valutare, nei vari aspetti, il percorso istruttorio e decisionale seguito nella vicenda disciplinare del giornalista Allam, l’intero provvedimento viene reso consultabile”.