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Cnog: a Cento inaugurazione di una palestra e convegno in omaggio alle zone terremotate

18/11/2013
Un omaggio alle zone terremotate: Cento, nel Ferrarese, è stata la sede di un’iniziativa organizzata dall’Ordine nazionale dei giornalisti e articolata in due momenti: l’inaugurazione di una palestra e un convegno sul tema “Terremoto: informazione e beni culturali”, coordinato da Alberto Lazzarini presidente della commissione cultura dello stesso Ordine.
Una palestra intitolata a lei, Melissa, la ragazzina di Brindisi uccisa in un attentato un anno e mezzo fa mentre andava a scuola. Lo hanno voluto Ordine nazionale dei giornalisti e Comune di Cento, uniti in una generosa volontà di ricordare questa inerme cittadina italiana vittima di una delle tante follie della società odierna.
Il mondo dell’informazione aveva una sorta di debito verso Melissa, mentre la comunità di Cento consolidava un rapporto privilegiato con Brindisi: il Comune emiliano, infatti, si mobilitò il giorno del tragico fatto avvenuto in Puglia proprio alla vigilia del terremoto in Emilia. Brindisi a sua volta fece molto per la comunità centese offrendole grandi prove di solidarietà.
Così i “vertici” nazionali dei giornalisti, guidati dal presidente Enzo Iacopino, sono intervenuti alla cerimonia che si è svolta presso l’istituto comprensivo “Carducci” di via Gennari. Accanto alla rappresentanza della stampa (c’erano il tesoriere nazionale Nicola Marini, i componenti della commissione cultura e altri consiglieri nazionali), il sindaco Piero Lodi ha fatto gli onori di casa unitamente ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
Sindaco, Presidente dell’Ordine e dirigente scolastica hanno così tagliato il nastro tricolore sulla porta della palestra mentre Iacopino ha scoperto la targa con la quale si attesta l’intervento benefico dei giornalisti.
La palestra sarà allestita grazie alla contribuzione volontaria dei consiglieri nazionali dell’Ordine dei giornalisti che all’indomani del sisma si erano autotassati.
Cento era stata scelta dall’Ordine dei giornalisti per le due iniziative per molti motivi. La città è pressoché al centro del cratere e ha subito forti danni al suo importante patrimonio monumentale e artistico. A sua volta la scuola “Carducci” è stata danneggiata dal terremoto e sottoposta a una serie di lavori di ristrutturazione mentre la palestra è stata costruita ex novo data l’inagibilità della vecchia struttura.

Cento è luogo particolarmente vocato alla cultura e alla formazione come l’Ordine nazionale ha già avuto modo di constatare scegliendola con soddisfazione, nel maggio scorso, quale sede per la presentazione nazionale del protocollo di intesa con il Ministero dell’Istruzione volto a favorire la crescita culturale e civile delle giovani generazioni.
Motivo di curiosità è il fatto che sia il sindaco di Cento Lodi che quello di Brindisi Consales sono iscritti all’Ordine dei giornalisti.
Quanto al convegno, svoltosi nel salone della CariCento, gremito, ha subito colpito nel segno un toccante filmato del consigliere nazionale Elio Pezzi sul terremoto. Poi si sono alternati gli interventi di saluto: del presidente della Cassa Carlo Alberto Roncarati, del prefetto Provvidenza Raimondo (ha ricordato la grande coesione istituzionale e l’impegno civile delle associazioni e delle popolazioni) e del sindaco Piero Lodi che ha ringraziato l’Ordine nazionale dei giornalisti per aver scelto Cento e la palestra della Carducci quali destinatarie dell’intervento di solidarietà. Ha anche posto in luce le difficoltà nelle quali ancora versa questa comunità che ha subito danni per 300 milioni di euro.
La relazione-base tecnica era affidata a Carla Di Francesco direttrice dei Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna: un lavoro intenso, il suo, importante e delicato, oggi contrassegnato da 400 progetti in cantiere. Settimane e giorni sul campo, nell’immediato post terremoto, a contatto con le strutture dello Stato, i volontari, i cittadini. Per conoscerne attese e necessità. E ancora: un grande lavoro per trasportare le opere d’arte danneggiate nella reggia reale di Sassuolo. Infine, il rapporto con la stampa, con ombre e luci ma di certo un grande riconoscimento al ruolo della stampa locale.
Philippe Daverio, collegato via telefono, ha, invece, posto in luce le differenze sostanziali fra i “post terremoto” di alcuni fra i sismi più importanti: Belice, Friuli, Marche-Umbria e L’Aquila. Solo in Friuli, di fatto, si è proceduto bene, secondo lo storico dell’arte. E quello dovrebbe essere il modello da seguire. In ogni caso, ha aggiunto, la chiave di volta sono i centro storici che devono essere non solo recuperati ma rivitalizzati; in caso contrario diventano città fantasma.
Significativa la testimonianza di un giornalista in trincea: Antonio Farnè, noto volto della Rai emiliana, che ha narrato le sue esperienze nel cratere, le 23 dirette in una giornata, il suo arrivo a Sant’Agostino un’ora e mezza dopo il sisma, le tante storie di vita, di dolore e di solidarietà raccolte. Ha chiuso il presidente dell’Ordine nazionale Iacopino confermando l’impegno dei giornalisti verso la testimonianza della verità e del servizio per sostenere la crescita umana e civile.