Il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia valuterà nella prossima riunione, in programma giovedì 22 dicembre a Enna, la richiesta di cancellazione dall'Ordine, presentata dal collega Filippo Siragusa, coinvolto in una inchiesta della DDA di Palermo sui presunti fiancheggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro.
Siragusa, indagato con l'ipotesi di fittizia intestazione di beni, non aggravata dall'agevolazione della mafia, è stato sottoposto all'obbligo di dimora nel Comune di residenza, misura cautelare che per legge non consente la sospensione di diritto dall'Ordine: tuttavia ha deciso non di autosospendersi, istituto giuridicamente inesistente, ma di chiedere temporaneamente la cancellazione dall'elenco dei pubblicisti, in attesa di chiarire la propria posizione con i magistrati.
"Senza entrare nel merito delle accuse, che appaiono in sé molto gravi e preoccupanti, e augurandoci che Siragusa possa dimostrare la propria estraneità alle contestazioni - dichiara il presidente dell'Ordine di Sicilia, Riccardo Arena - prendiamo atto della sua scelta di preservare l'Ordine e i colleghi da possibili speculazioni derivanti dal suo coinvolgimento nell'inchiesta. Il giornalismo dell'Isola ha pagato un alto tributo nella lotta alla mafia e su questi temi
l'Ordine assume posizioni sempre molto nette. Siamo pronti a reiscrivere Filippo, nel momento in cui dimostrerà di non avere avuto niente a che fare con gli uomini del boss, considerato l'attuale capo di Cosa nostra".