Si assiste in questi giorni, nelle cronache sul delitto di via Crivelli ad Ancona, a comportamenti di qualche testata marchigiana in evidente contrasto con le norme del Codice deontologico che tutelano i minori.
La pubblicazione delle generalità della sedicenne in carcere per concorso nell'omicidio dei genitori, così come la ricerca di un insano sensazionalismo in taluni dettagli apparsi sulle cronache, costituiscono una grave lesione non solo dei diritti della minore coinvolta (le cui responsabilità sono allo stato tutte da provare) e delle sue legittime aspettative di crescita e sviluppo futuri, ma anche della stessa dignità della professione giornalistica, che è altro rispetto agli eccessi a cui si assiste e che deve essere altro nella considerazione e nella fiducia dei lettori.
Questo Ordine ha già acquisito la documentazione sugli eccessi fin qui verificatisi e perseguirà con il massimo rigore ogni violazione di leggi e di norme etiche già avvenuta o che dovesse verificarsi.