Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, riunito a Roma il 9 e 10 febbraio 2011, ha approvato all’unanimità il seguente ordine del giorno:
L'informazione corretta è un diritto del cittadino. E’ dovere del giornalista mantenere un comportamento rispettoso delle regole deontologiche e delle persone, indipendente da ogni potere politico ed economico. Scrivere, o trasmettere, se la notizia risponde al vero, anche quello che i potenti non vorrebbero mai leggere.
Negli ultimi tempi assistiamo a un proliferare di episodi in cui i mezzi di comunicazione vengono utilizzati in qualche caso per diffondere verità parziali, notizie a volte false che hanno il solo obiettivo di colpire avversari politici o diffamare colleghi.
Il Consiglio nazionale dell'Ordine richiama tutti i colleghi iscritti all'Albo al rispetto della deontologia professionale, così come sancito dalla Legge istitutiva del 1963 e dalle Carte dei doveri.
La ricerca della verità dei fatti è il primo dovere del giornalista. Non si possono spacciare per verità assoluta le verità diffuse da "amici" politici, da uffici stampa più o meno potenti, da fonti non verificate, né si deve obbedire a un direttore che impone la violazione di norme deontologiche. Le interviste devono rispecchiare il pensiero dell'intervistato, ma è il giornalista che fa le domande, indipendentemente dall'importanza dell'interlocutore. Le rettifiche di notizie non rispondenti al vero vanno pubblicate con ampia evidenza. La dignità e la privacy delle persone vanno rispettate, chiunque siano gli interessati.
Il Consiglio nazionale invita tutti i colleghi al rispetto delle regole a tutela della dignità professionale della categoria, e a segnalare eventuali abusi agli Ordini regionali. L'Ordine non esiterà a intervenire ancora più duramente a tutela della dignità della categoria e del diritto dei cittadini a essere informati correttamente