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Consulta: preoccupazione per sentenze Cassazione

17/10/2006

La consulta dei presidenti e dei vice presidenti degli Ordini regionali, riunita a Jesi il 13 ottobre 2006 esprime la propria preoccupazione per le recenti sentenze della Corte di Cassazione, sezione “Lavoro”, su alcune controversie di lavoro giornalistiche.
Tali sentenze, che nei casi più recenti hanno riguardato tre colleghi del Messaggero (due dei quali impegnati nel Lazio ed una nelle Marche, che avevano avuto riconoscimento delle proprie ragioni dalla magistratura di merito) poggiano su principio della nullità del contratto di lavoro giornalistico stipulato con loro, in quanto non professionisti all’epoca.
Al di là del fatto che questa giurisprudenza produca, come effetto principale, licenziamenti in serie di giornalisti che dopo anni di precariato nelle redazioni hanno chiesto di sanare le proprie posizioni di lavoro, preoccupa il riferimento a principi che introducono novità incompatibili con l’attuale ordinamento professionale dei giornalisti.
Ciò avviene, in particolare, attraverso una distinzione sempre più netta tra un “Albo dei giornalisti professionisti” e un “Albo dei giornalisti pubblicisti”, laddove invece la legge professionale prevede un unico Albo pure distinti in due differenti Elenchi.
Tale orientamento della Suprema Corte, inoltre, produce tra i suoi effetti anche un forte ridimensionamento dei poteri dell’Ordine professionale, con riferimento alla iscrizione e retrodatazione nel Registro dei Praticanti Giornalisti: ciò, soprattutto, in riferimento allo svolgimento “di fatto” del tirocinio giornalistico, fin qui ritenuto utilmente e validamente compiuto anche in assenza della previa iscrizione formale del praticante nel relativo Registro.
Alla luce di questi elementi, la Consulta nazionale dei presidenti e dei vicepresidenti degli Ordini regionali chiede al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti di avviare una iniziativa urgente in tutte le sedi competenti (ministero di Giustizia, Parlamento, Corte Costituzionale) al fine di ottenere una interpretazione autentica delle norme contenute nella legge professionale dei giornalisti in relazione all’unicità dell’Albo.

(Ordine del giorno presentato da Stefano Pallotta e Ezio Ercole)