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I giornalisti italiani sono costretti ad attuare uno dei più lunghi scioperi della loro storia, nel tentativo di aprire la trattativa contrattuale. Il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti giudica gravissimo il reiterato rifiuto della Fieg di discutere il contratto di lavoro e considera inaccettabili, di natura chiaramente minatoria, le dichiarazioni rese in sede parlamentare dal presidente degli editori Biancheri.
E' irresponsabile, infatti, agitare l'ombra di una rottura irreparabile che faccia saltare lo stesso istituto del contratto. E stupisce che proprio chi riveste una simile carica possa dare un'immagine così catastrofica del settore editoriale, quando invece i bilanci indicano l'esatto contrario. Semmai va riequilibrato il rapporto delle risorse pubblicitarie tra carta stampata e televisioni.
L'Ordine dei giornalisti, in quanto organo professionale che per legge ha la rappresentanza di coloro che fanno informazione, condivide il faticoso lavoro che la Federazione della stampa sta svolgendo per sbloccare la vertenza contrattuale. Per questo, invita gli Ordini regionali a manifestare con forza la volontà di ottenere al più presto l'apertura delle trattative, sollecitata anche da esponenti delle istituzioni e da numerose forze politiche e sindacali.