Cresce la richiesta di informazione degli internauti italiani che cercano soprattutto notizie vere-verificate (75%) e utili e concrete (52%). È uno dei dati della ricerca presentata da Enrico Finzi (AstraRicerche) al convegno: “Il futuro del giornalismo. Ping pong tra carta e rete”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia, all’Università Statale di Milano. Secondo l’indagine la stampa risulta ancora vincente per la "veridicità verificata" delle notizie, per la qualità della scrittura, per la competenza, l'autorevolezza dei commenti, la serietà e la precisione. Al tempo stesso quotidiani e periodici sono perdenti rispetto al web per chiarezza e comprensibilità, brevità sintetica, facilità di reperimento e aggiornamento continuo.
Lo studio, è stato realizzato con 816 interviste on line a persone fra i 15 e i 55 anni che si collegano con internet ed è stato confrontato con un'indagine analoga del 2009. In tre anni, gli internettiani sono saliti del 25% a oltre 20 milioni e, dato altrettanto importante, l'84% si collega 3 o più volte alla settimana per avere le più svariate informazioni dall'attualità, alla politica fino alla cultura, all'economia e all'ambiente. La Tv, con la Radio, è all'ultimo posto per qualità di testi, utilità, concretezza, serietà e affidabilità. Internet, che perde appunto sulle notizie veritiere e verificate e anche sul rispetto della dignità della persona, si colloca al primo posto per utilità e concretezza, pluralità di voci e tesi a confronto, assenza di censure oltre a velocità di fruizione e continuo aggiornamento dovuti alla tecnologia.
"E' stato uno tsunami, il mondo dell'informazione, editori e giornalisti, tutti siamo arrivati in ritardo - ha sottolineato Giulio Anselmi, presidente della Fieg e dell'ANSA -. Il ritardo si sta recuperando con fatica, ma deve essere basato non solo sulla resistenza ma sul rilancio. La risposta è la qualità, l'approfondimento, il commento. In sintesi salvare l'identità sapendo scegliere e mediare". "La qualità è importante, è facile parlarne ma poi gli editori riducono i costi con tutte le conseguenze", ha detto Mario Giordano, direttore di Tgcom24. "Dai dati complessivi di tutta la popolazione - ha aggiunto - la Tv rimane centrale e la platea cresce. Attenti alle ubriacature. Certo ora si deve parlare di un sistema di news che ha cambiato anche il lavoro dei giornalisti". "E' chiaro che si tenta con difficoltà di tenere in equilibrio giornale e sito - ha spiegato Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere della Sera -. Ma per esempio l'investimento sul supplemento 'La Lettura', voluto da De Bortoli, ha aumentato la diffusione e il budget pubblicitario. Anche se gli investimenti maggiori vanno su internet, ci sono spazi per la stampa tradizionale".
"L'informazione, nell'ottica degli editori, va pagata, - ha poi affermato Anselmi nel corso del dibattito - certo con la considerazione che questo mondo cambia. Se i giornalisti vogliono continuare a rappresentare un mestiere, fare un lavoro continuativo, l'informazione va pagata, perché altrimenti un editore non può sostenere un'impresa".
Grande successo anche della diretta Twitter nel corso del convegno, coordinata dal team di ETica News, che è stata molto seguita in rete. Un successo annunciato dal diluvio di tweet arrivato per la twikinconference di martedì 9 ottobre che ha preceduto l'evento. In tutto i tweet arrivati sono stati più di 1500. Sul sito dell'Ordine dei Giornalisti si trovano le sintesi di tutti gli interventi e tutto il materiale audio-video relativo alla giornata.