Oggi, giorno del 53.mo compleanno della legge istitutiva dell’Ordine, che ha un’età di 19.332 giorni, è entrato in vigore il "
Testo unico dei doveri del giornalista", approvato a fine gennaio dal Consiglio nazionale. Il documento è nato dall'esigenza di armonizzare le carte deontologiche per favorire una maggiore chiarezza di interpretazione e facilitare l'applicazione di tutte le norme, la cui inosservanza può determinare la responsabilità disciplinare dell'iscritto all'Ordine.
Il Testo recepisce i contenuti della Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa, della Carta dei doveri dell'informazione economica, della Carta di Firenze, della Carta di Milano, della Carta di Perugia, della Carta di Roma, della Carta di Treviso, della Carta informazione e pubblicità, della Carta informazione e sondaggi, del Codice di deontologia relativo alle attività giornalistiche, del Codice in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive e del Decalogo del giornalismo sportivo.
Il "Testo unico" è stato redatto dopo numerose sollecitazioni, quando cioè si è compreso che i numerosi documenti, approvati nel corso degli anni dall'Ordine professionale, anche con la collaborazione di altri organismi, erano diventati dispersivi e di difficile applicazione.
La struttura del "Testo unico" consente facili innesti di novità, per cui di fronte alle necessità di precisare ulteriori norme sarà sempre possibile introdurre altri articoli o altri titoli a quelli già esistenti, frenando così la tentazione di scrivere altre carte e di fare quindi un passo indietro rispetto alla sintesi appena varata.
I procedimenti disciplinari avviati prima del 3 febbraio sono definiti mantenendo il riferimento ai precedenti documenti deontologici.