Via libera dell'Aula del Senato al Ddl di riforma dell'editoria con 154 sì 36 no e 46 astenuti. Il provvedimento, che istituisce tra l'altro il fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, torna ora alla Camera che dovrà esaminare le modifiche introdotte da Palazzo Madama. Tra le principali novità approvate dall'Aula del Senato, c'è il tetto di 240mila euro agli stipendi di amministratori, dipendenti e consulenti della Rai in qualità di concessionario del servizio pubblico. Inoltre è stato previsto che il superamento dello stesso tetto per gli stipendi di dipendenti e consulenti farà scattare una riduzione dei contributi pubblici per le imprese editrici.