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Del Boca: i giornalisti devono opporsi ad un decreto che limita il diritto di informazione

03/07/2008

“Non abbiamo accettato i progetti di Gargani, di Castelli e Mastella (ex ministri della Giustizia) e non possiamo accettare neppure quello dell’attuale ministro Angelino Alfano. Lo ha affermato Lorenzo Del Boca, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti nel corso dell’incontro “Etica e diritto di cronaca: no alle censure!” organizzato da Fnsi, Ordine nazionale dei giornalisti e Unione Cronisti, Alla manifestazione hanno partecipato esponenti di gruppi parlamentari, magistrati, avvocati, giornalisti, esprimendo unanimemente le proprie preoccupazioni nei confronti di un provvedimento che punta ad imbavagliare i giornalisti negando ai cittadini il diritto di essere informati.

“Immaginare bavagli per i giornalisti – ha sottolineato Del Boca - rappresenta una visione traumatica della libertà e dell’autonomia professionale dei giornalisti. Questi hanno il dovere di opporsi non per tutelare i propri diritti perché essi hanno solo un dovere: quello di informare”.
“Questo non significa – ha però aggiunto Del Boca - chiudere gli occhi su inadempienze anche gravi che la categoria ha commesso e commetterà. Un esempio: poteva essere evitata la pubblicazione delle notizie riguardanti le dichiarazioni della Falchi circa il suo amore per il marito o le intercettazioni della figlia di Necci o quelle di Moggi junior. In questi casi il “mea culpa” della categoria deve essere rigoroso. I giornalisti devono dunque impegnarsi a tutelare la privacy altrui perché il nostro è un mestiere serio: rivendica libertà ma non si sottrae alle autocritiche”.