“E’ legittimo che i magistrati mantengano la necessaria riservatezza sulle indagini in corso, ma non è ammissibile che, con la scusa del segreto istruttorio, si pretenda di far calare il silenzio su tutto, come se di un fatto non se ne potesse più parlare”. Lo ha dichiarato Lorenzo Del Boca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in riferimento alla petizione inviata alla procura di Arezzo dai cronisti che stanno seguendo le indagini sulla morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Da giorni infatti i giornalisti cercano invano di ottenere un colloquio con i magistrati, che sarebbe necessario al fine di garantire una corretta informazione sulla vicenda. Il Procuratore capo di Arezzo Ennio Di Cicco e il pm Giuseppe Ledda hanno scelto invece di mantenere il silenzio sulla vicenda fino alla conclusione delle indagini, rifiutando un colloquio con la stampa.