“Dalla precisazione che la stessa Unione Stampa Sportiva propone per se stessa (“l’Ussi non è un’associazione privata ma un gruppo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa”) dovrebbe discendere come ovvia conseguenza l’impossibilità di considerare l’iscrizione all’Ussi come condizione indispensabile per entrare negli stadi.
Per nessun giornalista italiano è obbligatoria l’iscrizione al sindacato al fine di esercitare la professione. Certo, bene sarebbe se i colleghi realizzassero fra loro quella solidarietà che anche l’iscrizione al sindacato e ai gruppi di specializzazione evidenzia. Ma non può essere un obbligo dirimente. E, infatti, in alcune redazioni, esistono e sono esistiti rappresentanti nel Comitato di redazione, organo sindacale di base, che non sono iscritti alle associazioni di stampa e dunque alla Fnsi. Perciò e, a maggior ragione, non è necessario essere iscritti al gruppo cronisti per frequentare le questure in cerca di notizie, né esibire la tessera della stampa cattolica per diventare vaticanista né quella dell’associazione dei critici teatrali per recensire i film al festival di Venezia. Di sport deve essere possibile scrivere anche senza l’avallo di Luigi Ferraiolo”.
La polemica è nata quando Del Boca, in quanto presidente dell’ente pubblico competente per l’ordinamento della professione giornalistica, aveva richiesto una immediata modifica del regolamento emanato dalla Lega nazionale Professionisti per la stagione 2008 – 2009, nei due punti che risultano non conformi alle vigenti disposizioni di legge. Il primo richiede ai fotografi, unitamente all’iscrizione all’Albo dei giornalisti, la tessera di iscrizione all’USSI. Il secondo ammette per l’esercizio dell’attività di cronaca la possibilità di indicare, oltre a giornalisti iscritti all’Albo, “persone munite di formale documento rilasciato dall’Ordine dei giornalisti regionale, comprovante attività propedeutica a divenire pubblicista”.
Alla presa di posizione di Del Boca è seguita, dopo poche ore, la puntualizzazione del Comitato di Presidenza dell’Ussi nazionale, guidato da Luigi Ferrajolo: “L'Ussi non è una associazione privata, ma un gruppo di specializzazione della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che ha come finalità primaria la tutela, sindacale e professionale, dei colleghi, giornalisti e fotocineoperatori, che operano in ambito sportivo. L'iniziativa di Lorenzo Del Boca, che chiede alla Lega di eliminare la richiesta di appartenenza all'Ussi dal regolamento per i fotografi, in quanto, a suo dire “contrasta con le norme costituzionali in materia di libertà di informazione”, è da considerarsi argomentazione priva di fondamento. L'appartenenza all'Ussi costituisce infatti, proprio per i requisiti previsti dallo statuto e dal regolamento dell'Unione Stampa Sportiva Italiana, una ulteriore attestazione di attività professionale. E non discrimina gli iscritti all'Ordine”.
Del Boca conclude: “I dirigenti della categoria devono trovare il modo di tutelare chi lavora (e spesso in condizioni precarie) e non scaricare quelli che non hanno versato l’obolo di qualche decina di euro all’organizzazione di Luigi Ferraiolo”.