Oltre 60 autori, circa mille pagine di testo, quattro volumi: sono i dati che fotografano la collana “
Studiare da giornalista” che ormai da più di trent’anni accompagna la formazione dei giornalisti italiani. La nuova edizione più ricca, aggiornata e ideata non più in funzione dei soli praticanti, è stata presentata ieri al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, presenti molti autori e il direttore editoriale del Centro di documentazione giornalistica che ne cura la pubblicazione.
Nella prefazione del presidente Del Boca si sottolinea come dalle redazioni siano ormai scomparsi gli spazi dedicati alla formazione, per cui il mestiere che si apprendeva in quella sorta di “bottega” oggi deve essere appreso attraverso i libri.
L’opera è stata coordinata da Michele Partipilo, il quale ha sottolineato come, per la prima volta, il volume sulla deontologia sarà distribuito – grazie anche alla collaborazione degli Ordini regionali – ai tutti i giornalisti italiani per sottolineare e rafforzare il minimo comun denominatore della professione.
Gli altri tre volumi riguardanti rispettivamente la professione, il diritto e l’insieme di tutte le norme sono stati coordinati da Stefano Natoli (il primo) e Valeria Falcone (gli altri due). La partecipazione di numerosi autori – hanno sottolineato – permette di avere una visione quanto mai ampia sul giornalismo e sui suoi problemi. L’obiettivo, infatti, è di fornire utili strumenti non solo ai praticanti ma anche ai professionisti e ai pubblicisti, per i quali – come è noto – l’Ordine sta promuovendo una specifica attività di formazione.