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Eliminazione dei bandi dai giornali, Renzi replica alle critiche

24/04/2014
Il governo ha deciso di non pubblicare più i bandi di gara sui quotidiani e il premier Matteo Renzi ha spiegato le ragioni di questa scelta.
“Nella spending review abbiamo scelto di tagliare diversi investimenti del settore pubblico, uno tra questi è l’obbligo di pubblicare i bandi di gara sui giornali. E’ una operazione che vale 100 milioni di euro”.
Con queste parole il presidente del Consiglio Matteo Renzi attraverso Twitter ha risposto alle domande dei cittadini (#matteorisponde).
“Noi pensiamo che ora sia il momento di Twitter, di Facebook e dei social network e che non ci sia quindi bisogno di obbligare a comprare spazi. Per me è giusto, siamo nell’era dell’innovazione e della digitalizzazione e sono 100 milioni di euro di risparmio l’anno”, le parole del premier.
La notizia dell’eliminazione dei bandi di gara dai quotidiani aveva suscitato diverse polemiche, arrivate soprattutto dalle testate "La Gazzetta del Mezzogiorno" e "La Sicilia", che con i titoli “Presidente ci ripensi, con la stampa muore la libertà” e “Renzi uccide i giornali” hanno espresso il loro dissenso.
I due giornali hanno puntualizzato che, in un momento di crisi come quello attuale, con il settore dell’editoria in ginocchio, togliere i bandi di gara dalla stampa sarebbe come accompagnarla a morte certa, facendo venir meno una delle fonti principali di informazione per il cittadino.