La
Commissione Cultura della Camera dei Deputati, presieduta da
Valentina Aprea (
nella foto in basso a destra), ha cominciato l’esame della
proposta di legge sull’equo compenso (
AC 3555). Il relatore è
Enzo Carra (
nella foto a sinistra). La commissione procederà a tre audizioni,che saranno programmate in tempi stretti:
Ordine dei giornalisti, Fnsi, Fieg.
La
proposta, che ha come primo firmatario il presidente della commissione Lavoro,
Silvano Moffa, ma è sottoscritta da deputati di tutti i gruppi politici (un testo analogo è stato presentato in Senato a firma dei senatori
Vincenzo Vita ed
Elio lannutti),
prevede che gli editori che non compensano adeguatamente il lavoro giornalistico perderanno il diritto di accedere ad ogni e qualsiasi contributo.
Il ministro della gioventù,
Giorgia Meloni, che ipotizzò una sorta di “
bollino blu” per gli editori, recentemente, dopo la tragica scomparsa del collega Pierpaolo Faggiano rilasciò dure dichiarazioni, affermando, tra altro:
"Compensi di un euro e tempi di pagamento che arrivano a superare un anno: il fenomeno dello sfruttamento e dell'umiliazione della professionalità di tanti giornalisti precari ha raggiunto ormai un punto di non ritorno. Credo che su un punto almeno si possa e si debba intervenire: immaginando uno strumento di verifica che consenta di stabilire criteri minimi di correttezza nella gestione dei compensi per i freelance e che rappresenti una condizione irrinunciabile per gli editori che vogliano accedere a un qualsiasi tipo di finanziamento pubblico".
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il 30 giugno, in occasione della riunione della conferenza dei capi gruppi parlamentari, ha annunciato, ricevendone esplicito consenso, l’intenzione di far trasferire in sede legislativa l’esame della proposta.
Fini, il 28 giugno scorso, aveva segnalato alla presidente Aprea che la proposta era stata assegnata alla commissione cultura in data 15 luglio 2010, ma non ne era stato avviato l’esame.